Dopo la vittoria dello scorso anno, i ragazzi del liceo scientifico Majorana di Caltagirone tentano il bis. E stavolta ad accompagnarli non è più un mappamondo che li guida attraverso il quarto canto del Purgatorio, bensì una lanterna che funziona da espediente letterario per rendere più avvincente l’incontro tra Stazio e Virgilio nella Divina Commedia di Dante Alighieri. Una nuova prova di regia per gli allievi calatini che si cimentano, anche quest’anno, con il concorso letterario indetto dalla casa editrice Loescher. A maggio 2015 a premiarli al Salone del libro di Torino era stato il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini. «I pelandroni torneranno», avevano detto i ragazzi in trasferta, dopo aver donato i mille euro di premio all’Unicef, per un progetto legato all’emergenza umanitaria in Nepal. E hanno mantenuto la promessa.
«È il 22esimo canto del Purgatorio e Dante non appare a lungo come personaggio, così ci siamo inventati che fosse il regista di questo video», racconta Giuseppe Federico, studente appena maggiorenne che ha interpretato lo scrittore fiorentino. Sotto la guida del professore di Lettere Gianfranco Faillaci, una decina di giovanissimi hanno adattato ai paesaggi siciliani le scene della montagna dantesca. Così l’Etna, l’ex Monastero dei Benedettini, la sala di lettura della biblioteca Ursino-Recupero, le gole dell’Alcantara e l’albero Falcone a Palermo sono diventate le scenografie dell’immaginaria conversione del poeta latino Stazio. Che, secondo Dante, avrebbe abbracciato la fede grazie agli scritti di Virgilio. «Ci incuriosiva il tema e ci piaceva l’idea di sforzarci per raccontarlo – dice Giuseppe – Siamo più o meno gli stessi dell’anno scorso, ci piacerebbe replicare anche il risultato». Per votarli basta andare sul sito della Loescher e assegnare loro cinque stelle. Le votazioni si chiuderanno sabato 30 aprile.
«Ci siamo appassionati sia alla Divina commedia sia al cinema – sostiene lo studente – A me, per esempio, piacerebbe proseguire su questa strada anche se non ne escludo altre in futuro». I compagni di scuola e gli altri professori, poi, hanno scelto di sostenerli anche quest’anno. E il gruppo dei Pelandroni ricambia la fiducia con l’impegno, messo in campo perfino durante l’estate: «Anche se era finita la scuola ed eravamo in vacanza, abbiamo cominciato le riprese a luglio dello scorso anno». «Ho fatto qualche bagno non previsto», ride Davide Pernice, un altro dei protagonisti del video letterario. «Alle gole dell’Alcantara abbiamo immaginato che avvenisse il battesimo di Stazio – ricorda – Avevo la telecamera in testa, le mie erano le ultime immagini della giornata, solo che mi è scivolata e stavamo per darla per persa. Per fortuna l’ha trovata un sub inglese che ce l’ha riportata».
Davide lo scorso anno era dietro le telecamere. Quest’anno, invece, ha deciso di cimentarsi con una prova d’attore e interpreta il personaggio di Stazio. «Prima mi divertivo dietro le quinte, stavolta l’ho fatto davanti agli altri – conclude – Alla fine, è stato un modo originale per passare il tempo». E anche se difficilmente si immagina un 18enne contento di passare l’estate alle prese con Dante, lui ci tiene a smentire l’idea comune: «Siamo stati in escursione sull’Etna, a Catania e a Palermo. E abbiamo trascorso dei giorni fantastici anche a Caltagirone. Uno s’immagina che non ci sia niente di bello da fare dalle nostre parti, invece tutti noi ci siamo divertiti molto». Ora spetta agli spettatori e agli accademici della Crusca premiare l’impegno. Oltre che la simpatia.
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