Il Catania sfida la Reggina per il quarto turno di campionato del torneo di Lega Pro, mister Pino Rigoli si affida al suo solito 4-3-3, ma stavolta a partire dal primo minuto non c’è il titolarissimo Calil, ma il giovane Piscitella. Il tecnico della Reggina risponde con un modulo a specchio, basando le proprie qualità sul gioco aereo e sulle sponde dei propri attaccanti. Durante la prima frazione di gioco il Catania prende subito coraggio, in linea mediana i rossazzurri dettano i tempi di gioco e capitan Biagianti e Scoppa si fanno vedere spesso tra le linee impostando l’azione.
Gli amaranto sembrano temere il Catania, infatti la squadra guidata dal tecnico Zeman incassa le incursioni degli etnei che, al 27esimo trovano la rete del vantaggio. Piscitella, infatti, su cross di Russotto anticipa il difensore ed appoggia il pallone in rete. La squadra etnea va al riposo in vantaggio per 1-0, dimostrando superiorità tecnica ed organizzativa, ma nella seconda parte della gara la musica cambia del tutto. Nella seconda frazione di gioco il Catania prova subito a chiudere il match, Russotto dal limite dell’aria avversaria calcia con un destro a giro, ma il pallone del possibile raddoppio si scaglia sul palo. Ed è proprio in quest’occasione che il destino gioca la sua partita, la Reggina comincia a reagire e ad offendere i rossazzurri creando azioni pericolose. Al 56esimo del secondo tempo gli amaranto vanno vicino alla rete del pareggio con una punizione dal limite, ma il pallone sorvola di poco la traversa. Pochi minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Kosnic di testa manca di un niente il gol.
Mister Pino Rigoli vedendo che la Reggina ha un altro piglio sulla gara decide di inserire un altro centrocampista per dar manforte a centrocampo, inserendo Di Cecco per Piscitella e prima ancora Di Grazia per un esausto Russotto. Le mosse purtroppo non si rivelano azzeccate, la Reggina al 77esimo trova il gol del pareggio con Bangu, che su assist di Coralli anticipa il difensore centrale etneo ed insacca il pallone in rete. Il coach rossazzurro prova la mossa disperata inserendo nelle battute finali Calil per Scoppa, ma il fato vuole che la partita si chiuda in pareggio.
Su un campo ostico, soprattutto per le condizioni del terreno di gioco, il Catania trova ancora un altro pareggio esterno. I rossazzurri pagano caro un approccio al secondo tempo non all’altezza del primo, ed ancora una disattenzione difensiva. Un vero peccato perché con un po’ più d’attenzione il Catania avrebbe potuto espugnare il Granillo.
Tabellino: Reggina-Catania 0-1 (Piscitella 28′, Bangu 77′) Reggina (4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Knudsen (Bangu dal 64′),Botta (Romanò dal 74′), De Francesco, Oggiano (Tommasone dal 79′), Coralli, Porcino.
A disposizione: Licastro, Maesano, Baccellieri, De Bode, Carpentieri, Tripicchio, Lo, Cucinotti, Mazzone. All. Zeman. Catania (4-3-3): Pisseri; Nava, Drausio, Bastrini, Djordjevic; Biagianti, Scoppa (Calil dal 84′), Fornito; Piscitella (Di Cecco dal 70′), Paolucci, Russotto (Di Grazia dal 63′). A disposizione: Martinez, De Santis, Mbodj, Silva, Sessa, Anastasi, Rigoli
Ammoniti: Drausio, Scoppa, Coralli, Calil
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