Calcio Catania, tra dieci giorni l’udienza prefallimentare Per la Procura la Sigi non sta riuscendo a ridurre i debiti

Da giorni si dice insistentemente che il Calcio Catania è ormai a pochi centimetri dal baratro e in tanti si augurano che esista l’ennesima ancora di salvezza a cui aggrapparsi, evitando di sprofondare definitivamente negli abissi. Mai come stavolta però l’epilogo della storia del club etneo sembra davvero vicino, poiché il tribunale di Catania ha fissato l’udienza prefallimentare della società rossazzurra per le ore 9 del 16 novembre. Una vera e propria bomba, verificata da MeridioNews ed esplosa dopo la riunione in camera di consiglio dei magistrati che hanno esaminato l’istanza depositata dalla Procura per la dichiarazione di fallimento del Calcio Catania.

A pesare come un macigno sull’apertura del procedimento le valutazioni di chi, a fronte della già proibitiva posizione debitoria del club, teme che questa possa continuare a lievitare per la condotta aziendale di chi detiene la proprietà della società rossazzurra. Il riferimento è naturalmente alla gestione di Sigi, che possiede già da più di un anno il pacchetto delle azioni del Calcio Catania e continua ad avere difficoltà a ridurne i debiti e persino a portare avanti la gestione ordinaria, non trovando ad oggi neanche soluzioni utili al pagamento degli stipendi dei giocatori, che quindici giorni fa hanno messo in mora la società rossazzurra e attenderanno fino a giovedì prossimo che venga saldata la mensilità di agosto, prima di valutare lo svincolo. «La società, già gravata da rilevante esposizione debitoria, continua a operare nonostante da tempo risulti interamente eroso il capitale sociale, con la conseguenza che vi è il concreto rischio di ulteriore lievitazione della esposizione debitoria», si legge nel documento firmato dal presidente della sezione Fallimentare del tribunale.

L’appuntamento in calendario solo cinque giorni dopo rischia però di far precipitare tutto in modo ancor più irreparabile e per questo, entro la giornata di lunedì 15 novembre, Sigi dovrà attivarsi per presentare entro i termini previsti i documenti e le relazioni tecniche sulla gestione del club, depositando al tempo stesso i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi e una relazione dettagliata sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa. In tal senso potrebbe forse essere determinante attivare immediatamente quella ricapitalizzazione richiesta a gran voce la scorsa settimana dal collegio sindacale e dai revisori dei conti del Calcio Catania e reiterata nelle scorse ore in modo perentorio a tutti i soci di Sigi dal presidente Giovanni Ferraù, che in caso contrario ha prospettato la consegna dei libri in tribunale.

Per il Catania si prospetta quindi una nuova settimana incandescente, come spesso è accaduto sempre fuori dal campo e a poche ore dal nuovo impegno di campionato della squadra di Francesco Baldini, che oggi alle 15 giocherà in casa del Campobasso. Pochi dubbi sull’ennesima prova d’orgoglio di Calapai e compagni, ma ciò su cui stavolta bisogna realmente dubitare è che il Catania abbia ancora qualche speranza di continuare a sopravvivere.

Antonio Costa

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