«Non c’è alcun silenzio stampa: vengo io come rappresentante della società a fornirvi un giusto servizio. Meglio lasciare la squadra concentrata sull’impegno della domenica». Esordisce così l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco, intervenuto ieri pomeriggio nella sala stampa di Torre del Grifo per parlare con giornalisti. Molti gli argomenti affrontati, dalle tensioni con Gaetano Cutrufo, presidente del Siracusa prossimo avversario dei rossazzurri in campionato, toccando la situazione relativa allo stadio Massimino e l’incoraggiante inizio di stagione degli uomini guidati da Cristiano Lucarelli.
Non si può non cominciare partendo proprio dalla diatriba dialettica che ha visto protagonisti Lo Monaco e il massimo dirigente del club aretuseo: Cutrufo non aveva gradito le dichiarazioni del primo riguardo un campionato falsato, dopo che Akragas-Siracusa si era giocata a campi invertiti a causa dell’indisponibilità dell’Esseneto. Da lì una serie di botta e risposta con Lo Monaco che oggi ha inteso chiarire la vicenda: «Non ho mai parlato male del Siracusa, ho solo posto un accento su una innegabile situazione di disagio. Se le squadre non hanno gli stadi a norma si potrebbe almeno evitare che le squadre di uno stesso girone giochino le partite casalinghe sui campi di una concorrente. Al di là di tutto, però, non ho mai pensato che Siracusa fosse solo un punto: si tratta di una concorrente diretta per la promozione, un avversario che ha tutta la nostra considerazione».
Ciò non toglie, però, che per Lo Monaco la trasferta in terra aretusea di sabato prossimo (alle 20.45) presenti difficoltà: «Abbiamo giocato lì due volte e in entrambe le circostanze abbiamo assistito a episodi che col calcio nulla hanno a che vedere. Nella gara di Coppa Italia un tifoso ha scavalcato la transenna, attraversando tutto il campo brandendo una cintura e facendo il percorso al contrario: in campionato, invece, abbiamo trovato i tifosi in campo ad attaccare gli striscioni. Tutto ciò – prosegue Lo Monaco – è inammissibile e contro ogni regola: gli striscioni non si attaccano poco prima della gara». Anche l’arbitro designato, Giosuè Mauro D’Apice, non fa dormire sonni tranquilli al Direttore: «D’Apice ha arbitrato sei volte il Lecce, con 5 vittorie e 1 pareggio: è un fischietto casalingo, queste cose mi mettono tensione». Sul divieto di trasferta ai tifosi del Catania: «I nostri supporter hanno dimostrato di avere umorismo e ironia, tra tifoserie calde è normale che ci siano momenti di accensione. Capisco non sia agevole far defluire i tifosi dallo stadio De Simone: mi auguro che un giorno si possa assistere a una gara aperta a entrambe le tifoserie».
Lo Monaco parla poi della situazione del gruppo dopo il turno di riposo: «Biagianti è pienamente recuperato, ha terminato prudenzialmente l’allenamento qualche minuto prima così come Tedeschi. Ripa migliora di giorno in giorno: è un calciatore importante per la categoria ed è già in grado di lottare da par suo. Pisseri è un portiere e una persona importante, molto legato al Catania. Mi sembra giusto, avendo le qualità per giocare in categorie diverse, che il Catania lo leghi a sé (il numero 12 ha appena firmato il rinnovo fino al 2020, ndr). Abbiamo allungato il contratto di altri giocatori, sono notizie che ufficializzeremo al più presto. C’è il giusto mix di gioventù ed esperienza: questo può portarci ad avere una struttura coesa». Sul match col Siracusa: «È una partita che viene a puntino, che presenta un tasso di difficoltà altissimo. Dovremo dimostrare tutto il nostro valore tecnico e caratteriale. Le soste hanno aspetti positivi e negativi, sono come le uova di Pasqua: bisogna vedere che sorpresa esce fuori. Loro sono una squadra di primo lignaggio che ha un impianto di gioco importante: Turati, Spinelli, Catania, Scardina e Sandomenico sono grandi nomi».
Dichiarazioni importanti anche sul rapporto tra società e Comune di Catania per ciò che riguarda lo stadio Angelo Massimino: «Il nostro obiettivo – ribadisce Lo Monaco – è quello di averlo a pieno titolo in gestione. Stiamo lavorando, in tal senso, a una convenzione: questo ovviamente deve passare attraverso un bando, rispettando le regole e la legge, aspettiamo fiduciosi. Sul manto erboso non c’è alcun problema: la Leonzio (che giocherà al Cibali le partite casalinghe sino a fine anno, ndr) ha dato disponibilità a intervenire, così come la Federazione di Rugby (Italia-Fiji si giocherà a Catania il prossimo 11 novembre). Se il campo dovesse essere tratturato, il giorno dopo si interverrebbe con dei rotoli di erba nuova».
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