Il Catania scende in campo al Massimino per la seconda volta nel campionato di Lega Pro. Affronta il Cosenza nel recupero della gara prevista in origine per la seconda giornata. I giocatori di Giuseppe Pancaro cercano il gol in tutti i modi, ma sprecano due occasioni di cui una a porta vuota. Il pallone non entra mai e la partita finisce in pareggio. Il secondo di fila dopo lo 0-0 ottenuto a Lecce, sabato scorso. Gli etnei in classifica salgono a due punti, raggiungendo tre squadre e lasciando l’ultimo posto.
Il ritmo della sfida è veloce, ma non tambureggiante. Sin dall’inizio il Catania cerca con più insistenza degli avversari un modo per segnare. Nonostante ciò è di Statella il primo tiro della partita. Ma a seguire saranno solo i giocatori rossazzurri a rendersi pericolosi. Al decimo minuto una punizione calciata da Russotto – con pallone posato sul lato destro dell’area di rigore – costringe il portiere del Cosenza a deviare in angolo la traiettoria altrimenti destinata sotto la traversa. L’attaccante del Catania replica poco dopo da fuori area, posizione centrale, con un tiro angolato che vale un altro calcio d’angolo. Sugli sviluppi – in piena area piccola – Russo tenta il gol in mezza rovesciata, ma la conclusione termina alta. Al 33esimo ancora Russotto con un cross rasoterra cerca la deviazione a rete di Falcone. Ma il rossazzurro viene anticipato da un avversario – in scivolata, da dietro – al momento del tiro, a pochi metri dalla linea di porta. Il primo tempo è chiuso col secondo tentativo di Falcone, dalla distanza stavolta, deviato oltre la linea di fondo dall’estremo difensore del Cosenza. Il seguente tiro dalla bandierina trova la testa di Russo pronta alla deviazione, ma non abbastanza precisa da valere il gol.
La ripresa è inaugurata dall’ennesima conclusione di Russotto, che dai venticinque metri con un potente rasoterra sfiora il palo. Al sesto minuto si rivede il Cosenza. Raimondi tira mirando alla base del palo che sta a sinistra di Bastianoni. Il portiere del Catania si tuffa e mette in angolo. Seguono una serie di sostituzioni. Nel Catania entra Scarsella al posto di Russo. Nel Cosenza Corsi e Criaco prendono il posto di Ciancio e Guerriera. Al 55esimo un episodio singolare per i campionati professionistici. Una rimessa laterale, data al Cosenza, sulla quale l’arbitro assegna per due volte il cambio fallo. Segue una nuova occasione per il Catania. Sul cross dalla sinistra il centravanti rossazzurro Calil colpisce di testa a un passo dalla linea del gol. La rete pare fatta e invece si materializza il guantone di Perina, che spinge il pallone fuori dallo specchio. Pancaro cerca nuove soluzioni offensive, fa entrare Calderini e Pelagatti al posto di Falcone e Ferrario.
Al 74esimo l’occasione più clamorosa della partita. Un tiro da fuori area rimbalza addosso al portiere del Cosenza. Il pallone arriva a Lulli che supera l’estremo difensore con uno scavino. Poi, invece che concludere a rete, mentre la sfera è ancora a mezz’aria, spreca l’attimo giusto. Gira la testa per controllare la presenza di eventuali avversari. Uno di questi utilizza quell’attimo per anticiparlo, mandando il pallone in angolo, ed evitare un gol a porta vuota. Pancaro si dispera pure all’83esimo quando – su traversone dalla bandierina –, il pallone uscito dalla mischia e diretto in porta finisce tra i piedi del portiere avversario. Passano due minuti e Russotto prova il tiro a effetto, ma ancora una volta Perina mette in angolo. È l’ultimo dei tentativi rossazzurri. La gara finisce dopo tre minuti di recupero. Il pareggio vale un punto che permette al Catania di raggiungere Catanzaro, Lupa Castelli Romani e Martina Franca all’ultimo posto. I rossazzurri torneranno in campo domenica, sempre al Massimino, proprio contro il Catanzaro.
«È stata la migliore prestazione offerta finora – dice al termine della gara l’allenatore del Catania Pancaro – Mi sono divertito a vedere giocare la mia squadra». Il pareggio è stato molto diverso dallo 0-0 ottenuto contro il Lecce, sabato scorso: «Stavolta c’è mancato solo il gol per grandi meriti del portiere avversario». Gli spettatori al Massimino, nonostante si giocasse di mercoledì pomeriggio, erano oltre novemila: «Spiace non essere riusciti a regalare una vittoria ai nostri tifosi – conclude l’allenatore – che anche stavolta ci hanno sostenuto con grande calore».
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