Ieri il riscatto sul campo dopo il pesante Ko di Foggia, oggi la richiesta di chiarezza in merito agli stipendi ancora da percepire e ai progetti legati all’immediato futuro di quel che rimane della società rossazzurra. All’indomani del successo per 1-0 sul campo dell’Avellino, i giocatori del Catania hanno diramato un comunicato ufficiale con cui chiedono spiegazioni sul ritardo nel pagamento degli stipendi delle ultime due mensilità del 2021, che secondo le norme federali avrebbero dovuto essere saldati entro il 16 febbraio.
Una richiesta con cui la squadra rossazzurra ha sottolineato di comprendere il momento difficile, ma ha anche manifestato le difficoltà incontrate dagli stessi giocatori che compongono la squadra di Francesco Baldini, come evidenzia il comunicato pubblicato sulla pagina di Assocalciatori. «Abbiamo atteso sino a oggi – si legge nella nota dei calciatori del Catania – per prendere pubblicamente posizione sulla nostra situazione. Abbiamo dato il massimo sul campo mostrando la nostra professionalità ed estraniandoci dalle quotidiane preoccupazioni. Molti di noi, con famiglie a carico e lontani da casa, hanno dovuto fare l’impossibile per superare gravi difficoltà economiche. In tutta questa situazione abbiamo più volte chiesto chiarimenti alla Curatela Fallimentare, che non ha mai risposto alle nostre richieste. In particolare, abbiamo richiesto che ci venisse spiegato perché, pur in presenza di importanti fideiussioni a garanzia dei nostri stipendi (prestate dalla Società all’atto dell’iscrizione al campionato), le stesse non siano state utilizzate per pagarci le retribuzioni arretrate di novembre e dicembre».
Nel comunicato firmato dai giocatori rossazzurri compare anche una richiesta di incontro con i curatori fallimentari del Calcio Catania e il desiderio di capire se, come trapelato nelle scorse ore, il ramo d’azienda sportivo del club etneo passerà davvero a breve nelle mani di Benedetto Mancini, ieri presente in tribuna ad Avellino per assistere alla partita vinta da Rosaia e compagni: «Oggi – conclude la nota – ci troviamo di fronte a una situazione economica complessa visto che, rispetto ai nostri colleghi delle altre società, ci è negata la possibilità anche solo di agire giudizialmente per il recupero delle retribuzioni arretrate, in virtù del fallimento della società. A questo punto, stante l’assenza di risposte, siamo a richiedere pubblicamente un formale incontro con la curatela del fallimento per comprendere quali saranno gli sviluppi futuri e cosa dobbiamo attenderci dalla prospettata vendita del ramo sportivo del Calcio Catania».
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