HA RIEMPITO LE NOSTRE VITE. MA E’ TUTTO POSITIVO?
di Viviana Di Lorenzo
Il 4 febbraio scorso, tutti i telegiornali e i quotidiani, parlavano del compleanno di uno dei social network più importanti al mondo: Facebook. Dieci anni fa, il sito è stato diffuso, dapprima solo per gli studenti di alcune università americane, e poi pian piano si è allargato in tutto il mondo. È disponibile in oltre 70 lingue e permette a coloro che vi si registrano, di entrare in relazione con tutte le persone che si conoscono, quelle lontane e non, quelle appena conosciute e quelle di vecchia data. Insomma, può essere considerata come una grande piazza virtuale, in cui è possibile incontrare e rimanere in contatto con chiunque.
Questo, può essere considerato senzaltro, un aspetto positivo, in quanto la vita non sempre consente di restare in contatto con chi è lontano da noi. Ma, forse vi sono anche degli aspetti negativi che condizionano, senza volerlo, la nostra vita. Ad esempio, appena conosciamo qualcuno, la prima cosa che facciamo oggi, non è quella di capire chi si ha di fronte parlandoci o frequentandolo, ma clicchiamo sul suo profilo Facebook, tramite i suoi like o ciò che ha pubblicato, ci illudiamo di conoscere a pieno quella persona.
Certamente non può essere così, ma facebook è entrato prepotentemente nelle nostre vite, da condizionarci a tal punto, che non possiamo più farne a meno. Ci permette di rendere pubblici, molti aspetti quotidiani e legati alla nostra sfera privata, inserendo foto o scrivendo tutto ciò che ci viene in mente, insomma mettendo la nostra vita in piazza (la stessa citata prima), permettendo a tutti coloro che hanno la nostra amicizia, di sapere davvero tutto di noi. Oggi possiamo entrare su Facebook anche grazie ai cellulari o ai tablet, che portiamo sempre con noi, questo spinge le persone a scattare foto di ogni loro momento della giornata e a caricarle immediatamente su facebook.
Ma è positivo, che facebook sia così presente nella nostra vita?
Forse rischiamo di lasciarci sfuggire le cose davvero importanti; i rapporti non si costruiscono sulla base di un legame virtuale con qualcuno. Essendo esseri umani, abbiamo e sentiamo il bisogno di comunicare le nostre emozioni di presenza e, in alcuni casi, leccessivo uso di internet e facebook, in particolare, danneggia i rapporti con i nostri familiari.
Rischiamo di togliere del tempo a chi ne ha realmente bisogno, perdendo il gusto di trascorrere dei momenti con i nostri cari perché, nel tempo libero, preferiamo guardare ciò che gli altri pubblicano su facebook, che occuparci dei figli o in generale, dei familiari. Potrebbero sfuggirci i bisogni delle persone care, quelli che stanno accanto a noi, potrebbero chiedere attenzioni che non siamo in grado di cogliere, perché distratti da una vita virtuale, fatta di cose intangibili e futili.
Allora, dobbiamo davvero festeggiare i dieci anni di facebook e ricordarlo agli altri? Secondo me, non dovremmo dare troppa importanza ad un fenomeno che si, è presente nella nostra società, ma che non deve farci perdere la cognizione di ciò che è importante.
La vita non si costruisce sulla base di cose o di rapporti umani fittizi e poco autentici, ma grazie ad alcuni valori, che devono essere sempre presenti in noi. La famiglia, lamicizia, la lealtà e reciprocità, sono solo alcuni, ma forse i più importanti, perché alla base della vita e ne arricchiscono il senso.
Viviana Di Lorenzo
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