Bufera sul canile comunale, stop ai trasferimenti M5S chiede la testa dell’assessore: «Chi ha sbagliato paghi»

Non c’è pace per il canile di via Tiro a Segno. A sollevare la bufera nei giorni scorsi erano state alcune associazioni animaliste, che avevano preso carta e penna e avevano scritto al sindaco Orlando, all’assessore comunale ai Diritti degli animali, Francesco Maria Raimondo, al comandante della Polizia municipale e, persino, al ministero della Salute, evidenziando anomalie nell’affidamento dei cani all’associazione Agada di Trabia. La vicenda era finita pure sotto la lente d’ingrandimento del Movimento 5 Stelle, che aveva predisposto una richiesta di accesso agli atti, e dei consiglieri di Italia dei Valori, Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, per i quali dietro l’operazione si nascondeva anche un danno alle casse dell’erario.

Una bomba che l’assessore Raimondo aveva provato a disinnescare. «Nessun abuso e nessun illecito» aveva spiegato a MeridioNews, aggiungendo che «l’affidamento dei cani all’associazione Agada di Trabia ha rispettato la normativa e le procedure previste per legge». Salvo poi scoprire che non esiste alcuna convenzione con l’associazione cui era stato assegnato l’incarico della cattura degli amici a quattro zampe. Il colpo di scena è arrivato ieri, durante un incontro tra lo stesso assessore, le associazioni che nei giorni scorsi avevano sollevato più di una perplessità e alcuni consiglieri di Sala delle Lapidi. Non risulta agli atti alcuna convenzione o protocollo d’intesa con l’associazione Agada di Trabia. Una doccia fredda per Palazzo delle Aquile, che ha disposto l’immediato stop al servizio di trasporto dei cani fuori dalla città «in attesa di provvedimenti volti al superamento dell’emergenza».

Per quanto riguarda i cani già trasferiti, spiegano dal Comune, l’Amministrazione ha già provveduto a «reperire il registro degli affidatari e predisporre, d’intesa con la Asp competente e il nucleo cinofili della Polizia municipale, tutti i controlli necessari». Al dirigente del servizio e al capo area il sindaco Orlando ha poi chiesto una relazione su tutti gli atti amministrativi sul canile dal 2012 ad oggi «al fine di valutare eventuali provvedimenti straordinari da adottare con la Giunta o come sindaco nella qualità di Autorità sanitaria».

Una presa di posizione che non serve, però, ad evitare la dura reazione di pentastellati e dipietristi. Anzi. I deputati palermitani alla Camera e all’Ars del Movimento 5 Stelle chiedono le teste dei vertici della struttura di via Tiro a Segno e dell’assessore Raimondo. «Ci era stato assicurato che l’Agada aveva tutte le carte in regola per svolgere il lavoro che fa – dice la deputata M5S alla Camera, Chiara di Benedetto – . Cosa che abbiamo cercato di appurare sulla base di un puntuale riscontro documentale. C’erano parecchi lati oscuri che non ci convincevano, non ultima l’anomala velocità nell’affidamento dei cani, specie dei pitbull, cosa su cui abbiano indagato anche con una recente ispezione sul posto».

L’assenza della convenzione con l’associazione Agada per i Cinque Stelle è «inquietante». Di più. «Una vergogna dal punto di vista umano e politico. È evidente che chi doveva controllare non l’ha fatto. A questo punto pretendiamo di sapere dove sono finiti i cani prelevati dal territorio illegittimamente con l’avallo delle Istituzioni». «Cose del genere – afferma il deputato all’Ars, Giorgio Ciaccio – sono inaccettabili. Il Comune doveva avere pieno controllo su tutte le operazioni. Ora chi ha sbagliato paghi».

Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri comunali di Idv, Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, che annunciano la richiesta di intervento delle «autorità competenti, anche per capire se siano stati violati i diritti degli animali. Avevamo già denunciato tutte le anomalie della vicenda – spiegano – con un incarico per la cattura degli animali dato, senza un protocollo operativo o una convenzione, a una associazione su cui ci sono solo informazioni generiche, nonostante esista un’altra convenzione con una seconda associazione per lo stesso servizio. Inoltre appare quantomeno strano che in un mese siano stati adottati un centinaio di cani, numeri da guinness, e che poi gli animali catturati siano portati in una struttura convenzionata anziché al presidio Asp del canile». Giovedì intanto si aprirà un tavolo permanente di confronto per assicurare lo svuotamento della struttura di via Tiro a Segno. «Nella legalità e nel rispetto degli animali» concludono i due esponenti di Italia dei Valori.

Rossana Lo Castro

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