Atto intimidatorio a Palagonia nei confronti del presidente del Consiglio comunale Salvo Grasso. Venerdì sera, mentre era impegnato a presiedere la seduta consiliare, ignoti hanno dato fuoco alla sua auto. «Immediato l’intervento dei carabinieri della compagnia che hanno subito avviato le indagini e posto sotto sequestro la vettura per maggiori e più approfonditi accertamenti garantendo il massimo impulso alle indagini per individuare i responsabili», si legge sul comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Comune, in cui tutte le rappresentanze politiche comunali fanno le loro attestazioni di sostegno a Grasso. Ma a quanto pare ai carabinieri non è rimasto che constatare il danno, perché lauto – parcheggiata sotto l’abitazione di Salvo Grasso – è andata completamente distrutta. «Siamo certi che si tratti di un atto doloso, è stata infatti trovatala bottiglia con la benzina che è servita per dar fuoco all’auto», afferma il sindaco di Palagonia, Valerio Marletta.
Non vuole entrare nel merito delle indagini «che sono delicate e appena iniziate», dichiara. «Stamattina abbiamo fatto una riunione con il comandante di stazione e il comande di compagnia e stiamo seguendo ogni passo delle indagini, ma non è ancora il momento di dire nulla», dice.
Nessun sospetto particolare, comunque, almeno per il sindaco Marletta che spiega come non sia una novità per Palagonia. «È già successo in passato che un membro dellamministrazione fosse oggetto di intimidazioni», afferma. Sulle motivazioni che stanno dietro al gesto il sindaco non si sbilancia, ma è indubbio che l’amministrazione da lui guidata è una novità politica nella cittadina in provincia di Catania, e Salvo Grasso lo rappresenta tutto essendone il presidente. Che lattività effettuata fino adesso non sia ben vista e abbia quindi provocato l’incendio dell’auto del presidente Grasso? Non nega questa eventualità Marletta, anche se a scatenare la reazione non è stato un atto specifico approvato o discusso di recente, ma l’intera condotta politica.
«Ultimamente ci siamo occupati della chiusura dellesercizio finanziario, quindi di attività più burocratiche che altro spiega il sindaco di Palagonia ma di certo da quando ci siamo insediati abbiamo iniziato a scardinare un sistema che da sempre esiste e che reagisce con atti del genere», afferma.
Un atto riprovevole, ma che non impressiona più di tanto secondo Valerio Marletta. Nessuna volontà di cedere né da parte della giunta che del consiglio e del suo presidente. Lo dice chiaramente il sindaco: «Non ci intimidiamo. Sono cose che accadono anche se non dovrebbero quindi va presa per quello che è, senza sminuirla né ingigantirla», conclude.
[Foto di mondopiccolo]
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