Provvedimento a sorpresa del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che questa mattina con un decreto ha improvvisamente deciso di azzerare la giunta. Fino a qualche ora fa composta dal vicesindaco Vittorio Triscari e dagli assessori Francesco Bortiglio, Nuccio Biuso e Antonio Currao. Una decisione che nessuno si aspettava, arrivata in seguito a un consiglio comunale di ieri sera durante il quale i toni del dibattito sono apparsi sereni senza lasciare presagire nulla di tutto questo.
Un terremoto politico che lascia la città del pistacchio momentaneamente in mano al primo cittadino. Per di più, in vista delle imminenti elezioni regionali del prossimo 5 novembre, che potrebbero avere ripercussioni anche sulla composizione della giunta brontese. «Considerato che l’attività politica tenuta nell’ultimo periodo dagli assessori comunali ha fatto venire meno il rapporto fiduciario che aveva ispirato l’atto di nomina, decreto di revocare il provvedimento e conseguentemente la nomina ad assessore comunale», si legge nel documento.
Con questa breve nota Calanna giustifica lo scioglimento di una squadra che lo aveva affiancato in questi primi due anni dalla sua elezione. Una giunta che, tuttavia, non rispettava la parità di genere, dopo le dimissioni nell’aprile del 2016 dell’ex assessora e allora vice sindaca Angela Saitta, a cui era subentrato Vittorio Triscari. Nonostante mozioni e richieste, la giunta era rimasta composta da soli uomini.
Adesso a Bronte inizia il toto assessori con alcune indiscrezioni che vorrebbero in lizza due consiglieri comunali, un uomo e una donna. Secondo voci di corridoio potrebbe arrivare la conferma per Triscari, mentre rischiano la definitiva esclusione Currao, Bortiglio e Biuso. Una situazione che sarà chiarita nei prossimi giorni, mentre di certo in questo momento c’è solo la provvisoria messa alla porta degli assessori. Intanto il gruppo consiliare di Alternativa popolare si smarca da possibili accordi futuri: «Siamo assolutamente antitetici al sindaco – commenta il consigliere comunale Carlo Castiglione – e non faremo mai un accordo con questo primo cittadino, come avvenuto a livello nazionale e regionale, in quanto Calanna rappresenta solo una parte del Partito democratico».
Di ennesimo atto autoritario parla Valeria Franco, consigliera comunale del Movimento 5 stelle. «Non mi aspettavo nulla di tutto ciò, che probabilmente è conseguenza della campagna elettorale per le regionali. Vedremo chi saranno i futuri assessori, sperando che almeno stavolta venga rispettata la parità di genere».
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