“L’ipotesi di reato e’ strage aggravata da finalita’ di terrorismo”. Ad affermarlo e’ il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso. “Una volta esclusa l’ipotesi di un movente personale nei confronti di una sola delle vittime – ha spiegato -, non c’e’ dubbio che qualsiasi altra ipotesi ha un effetto intimidatorio, sia che il gesto provenga da un singolo isolato, sia da un pazzo, sia da un’organizzazione eversiva, sia dalla mafia o dalla Sacra Corona Unita. Quindi, in ogni caso l’effetto e’ terroristico-intimidatorio”.
Spazza via ogni dubbio il procuratore nazionale antimafia, contro chi avrebbe voluto ridimensionare la portata dell’attentato magari attribunedolo ad uno spostato. Ed è un bene, sotto questo punto di vista, che le indagini siano state assegnate alla Procura di Lecce. Che a differenza di quella di Brindisi, per bocca del pm, Cataldo Motta, si era rifiutata di credere che il gesto potesse essere attribuito ad un singolo individuo. Hanno provato a prenderci per i fondelli?
Ingroia su Brindisi:In Italia non cè mai stato terrorismo individuale
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