Sono 33 i pazienti accettati al Pronto Soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù per sospetta intossicazione da botulino. Si tratta operai dell’impresa che sta eseguendo i lavori per il raddoppio ferroviario. Avrebbero consumato lo stesso pasto nella stessa mensa aziendale. Per sette di loro, due in più di ieri, è stato necessario il trasferimento in terapia intensiva. Quattro sono stati presi in carico dalla terapia intensiva del Cimino di Termini Imerese e tre dal Giglio di Cefalù.
«I due pazienti trasferiti, nella notte, in tipo – spiega il direttore sanitario del Giglio, Salvatore Vizzi – sono in una fase evolutiva della patologia con disturbi delle vie respiratorie alte, per cui abbiamo deciso di tenerli sotto stretto monitoraggio degli anestesisti. Stiamo anche valutando l’evoluzione dei sintomi in altri due pazienti». Al momento i pazienti, presi i cura da tre ospedali siciliani sono 24, di cui 19 al Giglio suddivisi tra: 3 in terapia intensiva, 5 in medicina, 2 in neurologia e 9 in pronto soccorso.
Quattro sono in Tipo a Termini Imerese e uno, precedentemente dimesso dal Giglio, è rientrato al Civico di Palermo. All’atto della dimissione i pazienti continuano ad essere seguiti in follow up telefonico dal Centro Antiveleni di Pavia con cui i sanitari del Giglio sono in stretto contatto sin da mercoledì definendo con lo stesso Cav la terapia e l’antidoto da somministrare.
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