Aumenta il bilancio dei feriti per i botti di Capodanno a Palermo. Sono almeno 14 le persone finite in ospedale a seguito delle esplosioni di petardi e fuochi d’artificio. Per quattro – tra cui due bambini e un 18enne – i chirurghi sono dovuti ricorrere all’amputazione di dita o mani. I casi più gravi sono quelli di un bambino di 9 anni e di un ragazzo appena maggiorenne. Si sono presentati in ospedale accompagnati dai familiari con le mani già amputate dalle esplosioni e sono stati operati d’urgenza.
Nonostante gli sforzi dell’equipe del reparto di chirurgia plastica e terapia delle ustioni dell’ospedale Civico, diretto dal professore Luigi Solazzo, i medici hanno potuto solo constatare i danni. Gli altri due pazienti in gravi condizioni sono un ventenne arrivato dall’agrigentino, che ha subito l’amputazione parziale di una mano, e un ragazzino di 12 anni che ha riportato ustioni dopo l’esplosione di alcuni petardi. Episodi sui quali adesso gli investigatori, allertati dall’ospedale, dovranno cercare di fare chiarezza per individuare eventuali responsabilità.
A chiudere il quadro altri sette pazienti – che si aggiungono ai primi tre finiti al Buccheri La Ferla e al Civico – che hanno riportato ferite meno gravi su varie parti del colpo. Fatta eccezione per un 64enne e un 23enne, che si sono ustionati le mani accendendo qualche petardo, gli altri hanno un’età compresa tra gli 8 e gli 11 anni.
(fonte: Ansa)
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