Era a casa sua, da sola, libera di girare nuda e sicura della propria privacy. Anche perché il palazzo di fronte al suo appartamento era disabitato e passare davanti alla finestra non le aveva mai causato problemi. Fino a ieri, quando si è accorta che l’abitazione dirimpetto alla sua finestra era in fase di ristrutturazione e il personale al lavoro aveva iniziato a filmarla con uno smartphone. Inizia così la disavventura di una donna residente nel quartiere Borgo, a Catania, costretta ad andare alla polizia per difendersi da quella violazione.
Le forze dell’ordine si sono presentate dagli operai poco dopo. L’uomo accusato di avere ripreso la signora inizialmente avrebbe sostenuto di non avere un cellulare ma poi, comprendendo il rischio di una perquisizione, avrebbe ammesso di avere immortalato la vicina di casa. Nella memoria del telefonino c’erano video e foto, anche di giorni precedenti, che i muratori avevano cominciato a inviarsi tra loro e che avevano per protagonista la donna, ignara di tutto. Alla fine le denunce sono state due: una per chi ha realizzato le immagini e l’altra per un suo collega, accusato di non averle rimosse dal proprio cellulare.
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