Castelvetrano, analisi sui pazienti con gastroenterite Segnalati altri casi, mentre il Comune resta in silenzio

Rimane alta l’attenzione a Castelvetrano, dove negli scorsi giorni è stata certificata una contaminazione della rete idrica. I tubi che arrivano nelle case dei residenti, infatti, sono entrati in contatto con reflui fognari causando la presenza di escherichia coli nell’acqua, con la conseguenza per decine di persone di avere contratto gastroenteriti e altri disturbi intestinali. 

Sulla vicenda, negli scorsi giorni, si è espressa in più di un’occasione l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani che ha prima reso noto la mancata ricezione di segnalazioni ufficiali da parte dei presidi sanitari sul territorio e poi, in un secondo momento, confermato il proprio impegno ad avviare comunque un’inchiesta partendo da un campione di persone individuato dal Tribunale del malato. «I medici di base e le guardie mediche sono tenuti per legge a comunicare l’eventuale aumento di patologie sul territorio», ha ribadito a MeridioNews il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Trapani, Francesco Di Gregorio. Dopo che la conferma del fenomeno era arrivata anche da un farmacista, che aveva ammesso la crescita delle vendite di medicinali contro la gastroenterite.

In tal senso, ieri, l’Asp ha inviato un medico a Castelvetrano per eseguire i controlli sui pazienti. Previsti per oggi gli esami delle feci, necessari a stabilire quale è il batterio che ha causato l’epidemia. «Intanto – commenta la responsabile del Tdm Serena Navetta parecchi nuovi casi si sono aggiunti in queste ore e come se non bastasse ci è arrivata una segnalazione da via San Martino, dove un residente ha fatto controllare autonomamente l’acqua che è risultata contaminata da enterococchi. Anche questa segnalazione è stata trasmessa sia all’Asp che ai commissari straordinari di Castelvetrano». Tuttavia, secondo la ricostruzione del Tdm, i tecnici comunali avrebbero addebitato la causa alla cisterna usata dall’abitazione.

Da parte del Tribunale del malato, dunque, l’invito per chi può è quello di fare analizzare l’acqua della propria abitazione. Appello che arriva anche in seguito al silenzio che sta caratterizzando l’ente locale guidato dal commissario straordinario Salvatore Caccamo. «Posso solo dire che stiamo lavorando», taglia corto a MeridioNews il responsabile del servizio Acquedotto del Comune Danilo La Rocca, sottolineando di avere ricevuto disposizioni a non rilasciare ulteriori dichiarazioni. Sul sito dell’ente locale, l’ultimo avviso in merito alla contaminazione risale a una settimana fa, con l’ordinanza che ha imposto il divieto assoluto di usare l’acqua in diverse zone della città.

Simone Olivelli

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