Blue Sea Land, dal 10 al 13 ottobre kermesse internazionale tra dialogo, integrazione, ambiente ed enogastronomia

TRA DUE GIORNI AL VIA UN GRANDE APPUNTAMeNTO CULTURALE CON AL CENTRO IL MEDITERRANEO

Mazara del Vallo finestra aperta sul Mediterraneo. Al via dal 10 al 13 ottobre la kermesse dei Distretti produttivi e delle filiere agro-ittico-alimentari che metterà a confronto paesi del Mediterraneo, dell’Africa, del Medio Oriente e dell’America latina intorno alle buone pratiche della “Blue economy”.

Mazara del Vallo capitale per quattro giorni del dialogo multietnico, vero crocevia mediterraneo per promuovere la necessaria integrazione economica, sociale, istituzionale e culturale tra popolazioni di diverse etnie. La manifestazione si svilupperà a partire da giovedì 10 ottobre e proseguirà fino a domenica 13 .

Ai nastri di partenza, attraverso le rispettive ambasciate, 33 Paesi aderenti. Si tratta di Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Malta, Libano, Palestina, Iraq, Kurdistan, Turchia, Grecia, Cipro, Albania, Mauritania, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Senegal, Costa D’Avorio, Angola, Ghana, Etiopia, Madagascar, Mozambico, Capo Verde, Maldive, Qatar, Yemen, Emirati Arabi Uniti, Oman, Giordania e Venezuela.

È prevista, inoltre, la partecipazione di rappresentanze dell’Unione Europea e di Agenzie speciali delle Nazioni Unite: si tratta di Unido (Agenzia con il mandato di promuovere lo sviluppo industriale sostenibile delle economie dei paesi emergenti e meno favoriti), Undp (programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo), Unesco (organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, Unifil (promuove e facilita anche accordi bilaterali tra le Istituzioni libanesi e la Comunità internazionale), Fao (organizzazione internazionale che si occupa dei problemi dell’alimentazione e dell’agricoltura nel mondo), Ifad (fondo internazionale per lo sviluppo agricolo).

Saranno 120 gli stand espositivi allestiti per ospitare la fiera multiculturale, dove i visitatori potranno assaporare i prodotti esposti provenienti da diversi paesi del mondo. E un centinaio le associazioni senza finalità di lucro e di volontariato che impreziosiranno con oltre 30 eventi collaterali (iniziative culturali, sportive, sociali) le sezioni di lavoro.

Il nutrito programma della manifestazione, dicevamo, prevede diverse sezioni con la presenza di relatori italiani ed esteri che dibatteranno argomenti e temi scientifici, culturali, sociali ed economici.

Diversi laboratori eno-gastronomici promuoveranno le specialità culinarie delle filiere agro-ittico-alimentari. La fiera sarà dislocata intorno alle piazze dell’antico centro storico della città, nel cuore della Kasbah, a volere testimoniare il valore simbolico dell’integrazione tra i popoli. Un dialogo che non può e non deve mancare tra popoli divisi solo dal Mar Mediterraneo.

La rinascita della pesca, intesa come comparto produttivo, passa necessariamente da regole condivise, dal comune rispetto del patrimonio ittico, dall’innovazione tecnologica ecosostenibile e dal rispetto dell’ambiente marino. La “Blue economy” è il modello giusto e necessario perché crea il collegamento per gettare le basi di una nuova filosofia che guarda alla responsabilità individuale e collettiva, in una visione che va oltre la sostenibilità, oltre la “green economy”.

“Blue Sea Land” è stato pensato, come un contenitore di saperi e conoscenze, un farcito di tradizioni, produzioni tipiche, sapori, forme e profumi, vero valore aggiunto del territorio.

La kermesse mazarese ospiterà, infatti, una serie di attività che ruotano attorno ai temi del mare e della terra. “Blue Food” ospiterà Distretti in cucina, laboratori enogastronomici che promuovono le specialità culinarie delle filiere agro-ittico-alimentari della Sicilia, del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente. E poi convegni ed attività seminariali di carattere tecnico-scientifico, divulgativo, politico e culturale con la partecipazione dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca del Bacino Mediterraneo, del mondo Arabo, dell’Africa e del Medioriente allargato.

Saranno almeno 120 i relatori italiani ed esteri. “Blue Young” sarà aperto alla partecipazione attiva dei giovani studenti appartenenti a culture ed etnie diverse per scambiarsi idee ed esperienze sulle tematiche legate alla “Blue economy”.

“Blue Business (B2)” riguarderà gli spazi di incontro tra buyers nazionali e internazionali di produzioni agroalimentari, ittiche, nonché di attrezzature di bordo, impiantistica e gli imprenditori delle filiere produttive partecipanti.

Saranno 40 i buyers accreditati. “Blue tecnology” sarà lo spazio dedicato alla presentazione dei progetti innovativi (circa 100 i progetti avviati dal Distretto industriale della pesca di Mazara del Vallo molti dei quali a costo zero), sperimentazioni e relative applicazioni nel settore agro-alimentare promossi nell’ambito della “Blue economy”. Ed ancora, “Blue Art” che raccoglierà mostre fotografiche fra cui ‘il rancio di bordo: riflessioni sull’alimentazione in mare nella storia’ a cura della Marina Militare , rassegne di libri del mare e dell’agrobioalimentare.

“Blue Security” riguarderà l’allestimento di stand a cura dei rappresentanti delle forze militari italiane ed estere con lo scopo di promuovere mediante dimostrazioni pratiche e materiale divulgativo, l’educazione alla legalità, alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente.

“Blue Wine Art” ospiterà un ampio spazio allestito per ospitare cantine vinicole ed olii dove i visitatori potranno degustare le eccellenze agroalimentari . ed infine la sezione “Blue Shows” che raccoglierà una serie di attrattive ludiche e di intrattenimento per gli oltre 45 mila visitatori previsti per la fiera. Saranno esposte diversi prodotti come gli agrumi di Sicilia (arancia rossa di Sicilia, arancia bionda di Ribera, limone Interdonato di Messina, limone di Siracusa, mandarino di Ciaculli), pesci, crostacei, molluschi, le spugne, il sale e le saline, vini, oli, birre artigianali, pane e preparati dei cereali, prodotti dell’orto, frutta e verdura, carni, salumi, formaggi e ricotta, dolci, prodotti artigianali, prodotti dei distretti agricoli.

Redazione

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