VA AVANTI LA PROMOZIONE DELLA SECONDA EDIZIONE DELLEXPO DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DEL MEDITERRANEO, AFRICA E MEDIORIENTE ALLARGATO, CHE SI SVOLGERÀ DAL 9 AL 12 OTTOBRE A PALERMO, GIBELLINA, MARSALA E MAZARA DEL VALLO
Presentata al Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, la seconda edizione di Blue Sea Land 2014, lExpo dei distretti agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente allargato. Il fitto programma della manifestazione, che si svolgerà dal 9 al 12 ottobre a Palermo, Gibellina, Marsala e Mazara del Vallo, richiamerà rappresentati istituzionali di oltre trenta Stati e decine di migliaia di visitatori.
Ad illustrare il programma dellExpo il presidente del distretto produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo e il presidente del centro di Competenza distrettuale, Vincenzo Fazio.
Il Prefetto Falco ha condiviso liniziativa, il programma e soprattutto ha avuto modo di apprezzare il lavoro che il Distretto, lOsservatorio della Pesca del Mediterraneo, il Centro di Competenza Distrettuale, gli enti e le associazioni coinvolte, stanno facendo per promuovere la Sicilia ed in particolare la Provincia di Trapani quale centro di incontro economico ed interculturale del Mediterraneo.
Il centro di Competenza – chiarisce Tumbiolo – ente previsto dal patto di sviluppo distrettuale, rappresenta un braccio operativo del Distretto ed ha lobiettivo principale di fornire servizi gestionali e formativi, di innovazione tecnologica alle aziende del distretto della Pesca.
La società consortile è presieduta da Vincenzo Fazio – riferisce Tumbiolo – noto economista e già preside della Facoltà di Economia dellUniversità di Palermo. Il Centro di Competenza e lOsservatorio della Pesca del Mediterraneo -conclude il presidente del distretto – avranno sede, a partire dal 1 agosto, a Mazara del Vallo presso i nuovi locali di via Gian Giacomo Adria n. 59.
Nota a margine
Da quanto abbiamo appreso, il distretto produttivo della Pesca si appresta a cambiare sede. Qualcuno sta preparando ritorsioni contro la kermesse de prossimo ottobre? Il fatto è davvero strano, pare reso necessario, da quanto abbiamo saputo chiedendo in giro tra le viuzze della Casbah, da una scelta precisa del comune di Mazara del Vallo volta a riappropriarsi dei locali di Piazza della Repubblica, di proprietà ed in uso fino alla fine del prossimo luglio al distretto.
Che sia linizio di uno scontro istituzionale tra Amministrazione comunale e Distretto produttivo della Pesca volta a ostacolare la riedizione dellevento che ha attratto oltre 40 mila visitatore nel 2013, lasciando una ventata di ossigeno a commercianti, ristoratori e albergatori?
Nel tempo il settore, inghiottito da una crisi economico-sociale epocale, ha subito lo sgretolamento per le lacerazioni politiche che, aggiunte alla crisi strutturale e congiunturale, ha costituito un cocktail mortale per il settore e gli operatori, costretti a regredire in termini di fatturato, addetti e ricchezza prodotta. Oggi la città soffre la mancanza di un settore della pesca forte e trainante.
Blue Sea Land ha costituito nel 2013 un momento straordinario di rilancio della città e della filiera della pesca che per la prima volta ha cambiato veste, indossando quella della blue economy. Forse è proprio così! Lesperienza del distretto della Pesca non avrebbe trovato il gradimento del sindaco della Città. Per carità è solamente una congettura e non conosciamo come i fatti siano andati realmente. Però il ragionamento, riferitoci da attenti osservatori, potrebbe calzare e giustificare la decisione del sindaco di staccare la spina ai locali detenuti da anni dal distretto produttivo della Pesca, che annovera, comunque, tra i soci proprio il comune di Mazara del Vallo.
Ed invece, relegato allangolo, forse per scelta dello stesso sindaco più che per precise volontà di chi lExpo, tra mille difficoltà, lo ha organizzato bene, il sindaco avrebbe maturato la precisa volontà di ritirare la disponibilità dei locali a chi si sarebbe appropriato, a parere di alcune malelingue come dicevamo, del ruolo preminente di primattore al Blue Sea Land. Che sia chiaro e lo ribadiamo, si tratta di congetture, frutto di vocii che si sono rincorsi nei mesi successivi allevento, svoltosi, lo rimarchiamo, nellottobre dellanno scorso e che sarà replicato dal 9 al 12 ottobre 2014 non solo a Mazara del Vallo ma anche a Palermo, Marsala e Gibellina.
Il settore della pesca in Sicilia come a Mazara del Vallo, un tempo capitale europea del comparto, non necessita di polemiche e contrapposizioni, ad avviso di chi scrive. Semmai, di unità istituzionale e tra gli operatori! Un miraggio? Forse! Lunità fra gli attori locali interessati, la coesione sociale, economica e politica è quella che è sempre mancata al settore e che, invece, dovrebbe costituire il viatico, la linfa necessaria quale momento di partenza per tentare la rinascita del settore. Crediamo che i tempi, però, non siano ancora maturi per concentrare intorno al distretto produttivo della Pesca, soggetto misto pubblico-privato, le intelligenze, le idee, gli sforzi per dare una sterzata al settore ed una strategia vincente per risalire la china. Il distretto, che le anime del settore le rappresenta tutte, la sua parte la sta facendo senza risparmiare energie e collaborazioni. E gli altri? Serve una metamorfosi, quel cambiamento di pelle che non si intravvede ancora. Troppe gelosie e troppe malelingue offuscano il vero obiettivo della pesca mazarese: salvare il salvabile cambiando registro.
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