Blocco fondi Ue, la Regione nega ma l’opposizione chiede la testa del governo

“Non ci sono state violazioni di legge o irregolarità e l’Unione europea non ha bloccato i fondi alla Regione siciliana ma ha soltanto interrotto i termini di pagamento in attesa di nostre contro-osservazioni alla relazione degli ispettori”. Lo dice il dirigente del dipartimento per la programmazione della Regione siciliana, Felice Bonanno, in seguito alle polemiche per il blocco dei 220 milioni di euro del Por deciso dall’Ue . “Entro metà marzo faremo le nostre osservazioni – aggiunge Bonanno – quindi si aprirà un negoziato. Comunque, preciso che si è trattato di un’ispezione di routine, controlli di questo tipo sono stati fatti anche in altre regioni, come la Calabria o la Campania”.

Parole che non placano le proteste dei partiti di opposizione. Anzi. Il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini chiede le dimissioni del governo Lombardo:“Siamo la vergogna d’Europa – ha detto – queste gravi inadempienze rischiano di innescare nuove misure di disimpegno. La Sicilia non può permettersi in questi momenti di crisi errori del genere. La nostra Regione oggi è la Cenerentola dei territori in via di sviluppo. Oggi siamo i titolari di un primato negativo che può essere spazzato solo cacciando questo governo”.

“Il governo siciliano – ha invece dichiarato Toto Cordaro del Pid – ha perso ogni credibilità istituzionale per l’inadeguatezza amministrativa e l’azione nefasta che non ci ha fatto perdere oltre due miliardi di euro dei fondi comunitari, forse anche a causa di un’ossessione che ha portato il presidente a creare governi ribaltonisti cambiando in quattro anni 43 assessori e 50 dirigenti generali. Lombardo ha saputo fare solo operazioni clientelari, basti guardare alla moltitudine di consulenze attivate, alle false riforme ed ai danni che ha provocato al personale della formazione ed in ultimo anche a quello delle società di informatizzazione”.

E ancora da Grande Sud:” Il governo di Lombardo si è tradotto in una semplice gestione del potere. Il governatore non ha fatto altro – dice Carmelo Incardona– ha solo piazzato amici dell’Mpa a gestire questo o quell’ente o ufficio, incurante dei reali bisogni del territorio. Siamo di fronte a una semplice occupazione del potere, che infatti non riesce a ottenere risultati concreti per lo sviluppo della Sicilia”.

Redazione

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