Blitz di Legambiente al lido Olivella Volontari: «Abbattiamo l’ecomostro»

Abbattere immediatamente l’ecomostro del lido Olivella, bonificare la spiaggia dai rifiuti, mettere in sicurezza l’area e restituirla finalmente alla fruizione della collettività per recuperare uno dei più bei luoghi della costa palermitana. È l’appello che arriva da Goletta Verde, la campagna di monitoraggio e informazione sullo stato di salute delle coste e del mare, che in questi giorni sta facendo tappa in Sicilia. Oggi i volontari di Legambiente si sono recati al lido Olivella a Porticello, frazione del comune di Santa Flavia, nel Palermitano, esponendo lo striscione Abbattiamolo: un’azione di protesta che dà forza alle denunce portate avanti in questi anni dal circolo territoriale di Legambiente.

«Il lido un tempo era una rinomata sede balneare e sala di intrattenimento oggi è pericolosamente e colpevolmente lasciata al più completo degrado, impoverita dalle sue stesse rovine e da quelle delle strutture limitrofe completamente distrutte e ricolme di ogni specie di rifiuti – spiega Mariateresa Imparato, portavoce di Goletta Verde -. La spiaggia è ormai un ricordo, ridotta a cloaca a cielo aperto. Chiediamo quindi alle autorità competenti una immediata bonifica e la contemporanea messa in sicurezza dell’area, perché non si può accettare che, soprattutto in tempi di crisi, si possano sprecare risorse territoriali di eccellenza che potrebbero essere opportunamente ripristinate».

L’amministrazione comunale di Santa Flavia ha recentemente deciso di inibirne ogni accesso a quel che resta del lido. «Un atto dovuto – dichiara Luigi Tanghetti, presidente del circolo Legambiente Bagheria e Dintorni – sebbene sicuramente tardivo, ma che non vorremmo preludesse ad una riconsegna all’oblio. Chiediamo quindi che tutta la buona volontà dichiarata dall’amministrazione si converta, nero su bianco, in un impegno progettuale chiaro, da parte del Comune stesso o da parte di chi chiunque sia attualmente il responsabile affidatario, con tempistica e preventivo dei costi d’intervento certi e dichiarati di modo che le intenzioni si trasformino presto in azioni».

L’area del lido Olivella guadagnò nel maggio scorso la poco ambita maglia nera in Italia nell’ambito dell’indagine Beach litter svolta da Legambiente. Con 1252 rifiuti in 100 metri di spiaggia, circondata e sfregiata pesantemente anche da manufatti di cemento pericolanti, la spiaggia si è piazzata al secondo posto in Italia nella poco ambita classifica stilata dall’associazione sui rifiuti spiaggiati. I volontari di Legambiente censirono e ripulirono la spiaggia da rifiuti di tutti i generi: varie qualità di materie plastiche e reti e tessuti di varia origine, ma soprattutto flaconi di diserbanti e oli meccanici, copertoni d’auto.

Redazione

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