L’onorevole Carmelo Pullara, presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti all’Assemblea Regionale Siciliana si è sospeso dalla Commissione regionale Antimafia. La decisione arriva dopo il blitz Assedio dei carabinieri avvenuto questa notte a Licata e Campobello di Licata che ha portato al fermo di sette persone, tra cui il congliere comunale in carica di Licata Giuseppe Scozzari e il boss Angelo Occhipinti.
«Apprendo dalla stampa quanto accaduto – dice il deputato regionale – Nel
ribadire la piena e totale fiducia nella magistratura, sono completamente estraneo ai fatti e lontano per cultura e agire quotidiano (privato e pubblico) ad
ambienti e contatti mafiosi». Nel provvedimento di fermo spunta il nome di Pullara: è il capomafia, durante una conversazione intercettata, a definirlo «a disposizione» del clan.
«Per me buono Pullare è… che la gente che vuole mangiare buoni sono. Almeno sai che se ci vai per una cosa…dipende lui come è attaccato. Prende e te lo fa. Se ti dico una cosa io non dovete insistere – avrebbe detto Occhipinti senza sapere di essere intercettato – quando non mi interessano le cose che non mi interessano non le tratto. Pullara le fa, eh. C’è stata una cosa, senza che ci sono andato, gli ho detto che si deve mettere da parte e si è messo da parte. Angiolé che minchia ti devo dire tutte cose uno? Pullara è buono! Perché è mangiataro (ingordo, ndr) vuole mangiare con sette forchette».
Il parlamentare licatese 48enne, eletto con quasi 10mila volti alle ultime Regionali nella lista Popolari e Autonomisti, ha affermato di non avere ricevuto «alcun avviso di garanzia, né comunicazione alcuna da
parte degli organi preposti alle indagini: leggo dalla stampa – aggiunge – che si
farebbe il mio nome in una intercettazione dove tale Occhipinti
asserirebbe che il sottoscritto è a disposizione di questo o quel soggetto
che non conosco né ho mai incontrato. Mi metto a completa disposizione della magistratura – conclude – come ho sempre fatto, qualora fosse necessario dare qualsiasi apporto».
Pullara, già manager della Sanità pubblica, è ritenuto un uomo forte degli ex Mpa in provincia di Agrigento. Fedelissimo dell’ex governatore regionale Raffaele Lombardo, nei mesi scorsi era stato vicino alla candidatura al Parlamento europeo. Di recente, il suo nome era stato tirato in ballo anche in vista del rimpasto della giunta di Nello Musumeci.
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