Bimbi di Brancaccio aiutano famiglie in difficoltà «Combattiamo la marginalizzazione delle periferie»

Alla Cappella delle Dame di via Ponticello, nel cuore del centro storico di Palermo, esiste da sempre un’antica tradizione: risale all’epoca in cui le dame esistevano ancora ed erano solite donare vestitini e corredini alle mamme meno fortunate della zona. Una tradizione che vive ancora oggi, soprattutto grazie ai bimbi e ai ragazzi dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Brancaccio, che da tre anni la domenica prima del Natale si ritrovano per aiutare le famiglie dell’Albergheria. «L’iniziativa nasce da una visita guidata che i bambini hanno fatto tre anni fa in occasione de Le vie dei tesori – racconta a MeridioNews Antonella Di Bartolo, preside della scuola – È un tentativo che stiamo facendo con le sette scuole che fanno parte dell’istituto: fare uscire i bambini e le famiglie dalla marginalizzazione». Un obiettivo tanto coraggioso quanto necessario, soprattutto per una zona i cui abitanti da tempo si sentono sempre più isolati e distanti da Palermo.

«Non abito in quel quartiere, prima non lo conoscevo neppure – continua la preside – Ho scelto comunque di lavorare lì quando ho ricevuto la nomina e una cosa che mi ha subito colpita è stato questo modo che tutti hanno di dire “vado a Palermo, scendo a Palermo”, come se esistesse un’altra città oltre l’Oreto, una cosa che ai bambini, una volta diventati grandi, fa malissimo e che rende la zona più periferica ancora, a prescindere dalle infrastrutture, dai mezzi di trasporto e di comunicazione». Da subito la preside Di Bartolo, quindi, ha organizzato, col sostegno e l’entusiasmo delle famiglie, numerose iniziative volte a far sentire i ragazzi parte integrante della città. È proprio grazie a una gita che i bimbi dell’istituto hanno conosciuto la Cappella delle Dame e la sua tradizione, rimanendone fortemente colpiti. Al punto che hanno proposto prima alle insegnanti della scuola e poi ai genitori di portarla avanti. «È partito tutto proprio dai bambini – continua la preside – Ciascuno ha fatto un piccolo gesto: chi ha portato una copertina fatta a mano, chi ha acquistato un abitino, cose minime a cui hanno contribuito tutti».

Quest’anno i ragazzi hanno preparato delle ceste piene di doni. Un’iniziativa, quindi, voluta fortemente dai bambini della scuola, e sostenuta con entusiasmo dalle famiglie malgrado non vivano in situazione di grande benessere. «Sono cose particolarmente significative, questa sensibilità nasce tra ragazzi che vivono situazioni familiari di disagio economico reale – conclude Di Bartolo – Persone che hanno una loro dignità, hanno avuto questo atteggiamento generoso nei confronti di chi sta peggio di loro. Il fatto che la solidarietà nasca proprio da situazioni di disagio è una cosa sicuramente bella». A prendere parte all’evento di questa mattina è stato anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, importante punto di riferimento per tutte le famiglie che malgrado le difficoltà si adoperano da ormai tre anni per aiutare chi sta peggio. 

Silvia Buffa

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