Gli studenti delle quinte classi dell’istituto comprensivo Antonio Bruno di Biancavilla hanno ricevuto, ieri mattina, un riconoscimento istituzionale da parte della polizia di Stato. I giovani alunni hanno partecipato al concorso Coppa della legalità, promosso dall’associazione antiracket e antiusura Libera Impresa, realizzando un video sui magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La cerimonia di premiazione, che si è svolta ieri in piazza Giovanni Verga, a Catania, ha visto protagonisti il coordinamento degli insegnanti che ha seguito il progetto e i ragazzi. Presenti Antonio Salvago, capo della squadra mobile, la dirigente della scuola biancavillese Agata Di Maita e le professoresse Maria Aloisi e Francesca Sfragara.
Giuseppe Glorioso, sindaco di Biancavilla ha manifestato il proprio orgoglio nei confronti del riconoscimento: «È dai più giovani che bisogna costruire il riscatto della nostra terra», ha dichiarato. Gli studenti verranno infatti accolti la prossima settimana nel palazzo comunale, assieme ai loro familiari e insegnanti: «Vogliamo manifestare il nostro apprezzamento verso quelle iniziative che meritano di essere promosse e valorizzate» ha spiegato infine il primo cittadino. A realizzare il video sono stati Federico Falcone, Giuseppe Barbagallo e Carmelo Petralia con la partecipazione di Giuseppe La Cava, Juan Pablo Malagon Mendez, Salvatore Santangelo, Antonio Santangelo, Francesco Greco, Salvatore Rapisarda, Salvo Cinardi, Giovanni Oliveri, Andrea Fazio, Antonio Lo Re, Dario Bulla, Carmelo Laudani e Pietro Lavenia e le insegnanti Santa Donatella Maugeri e Carmela Gangemi.
L’Istituto Antonio Bruno ha promosso numerose iniziative, in particolare per ricordare il venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Lo scorso 23 maggio una delegazione della scuola ha partecipato a Palermo a Una città per la Costituzione, progetto in rete con altre scuole siciliane la cui referente è stata la docente Anna Condorelli. Un’altra scuola di Biancavilla, l’istituto tecnico tecnologico Mario Rapisardi, ha invece vinto la Coppa della legalità grazie a un cortometraggio, in cui sono riportati pestaggi ed estorsioni. Secondo i membri della scuola superiore, sono state «simulate le drammatiche piaghe sociali che ledono la dignità inviolabile delle persone umane, calpestando ogni principio di legalità». La quarta edizione del concorso Coppa della legalità è promosso da Libera impresa e dall’associazione nazionale Magistrati. Rosario Cunsolo, presidente di Libera Impresa, spiega infine: «Si tratta di una manifestazione che vuole sensibilizzare i più giovani alla cultura della legalità».
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