Rita Borsellino va dritta come un treno verso la conquista di Palazzo delle Aquile. Con un passaggio obbligato: le primarie. Tappa che non spaventa per nulla la leader di Un altra storia, confortata dall’appoggio del leader del Pd, Pierluigi Bersani e del numero uno di Sel, Niki Vendola.
“Il comunicato diramato da Pd e Sel che hanno ufficializzato le primarie di coalizione per la scelta del candidato del centrosinistra a Palermo mi ha ridato serenità. Oggi posso dire che il 26 febbraio sarò candidata alle primarie”, ha detto ieri la Borsellino in conferenza stampa. Un incontro con i giornalisti convocato dopo le ultime riunioni romane di due giorni fa e di ieri. Riunioni che solo in apparenza avevano all’ordine del giorno la questione del referendum interno al Pd pro o contro il sostegno al governo Lombardo, ma che, in realtà, si sono svolte all’insegna della partita delle amministrative di Palermo. Il Pd, infatti, al di là del chiacchiericcio messo in moto dagli stessi organi del partito, sa benissimo che la questione Lombardo è destinata a risolversi da sé: o con le elezioni anticipate, o con lo “stritolamento” finale del governo siciliano ormai oggetto di una strategia di accerchiamento messa in atto dalle forze moderate.
Non a caso la stessa Borsellino, a proposito del referendum, ha dichiarato che ”non era opportuno farlo in questa fase in cui ci troviamo con le elezioni alle porte, e poi i quesiti erano diversi dalla proposta iniziale”.
Rita Borsellino ha, ovviamente, ribadito le “porte chiuse”, al Terzo polo, “su cui – ha aggiunto – ho sempre mantenuto la mia idea, anche perché mi sembra che si stia parlato di una cosa inesistente, dato che è stato il senatore dell’Udc, Giampiero D’Alia, a dire che il Terzo polo non si è mai costituito”.
Una sberla in faccia al duo Cracolici-Lumia, tra i maggiori sponsor del governo Lombardo e delle ampie (quanto anomale) alleanze per le amministrative. Ma c’è di più. A quanto pare, come racconta un dirigente romano del partito, Bersani avrebbe trovato il modo di mettere all’angolo Lumia. Come? Sfidandolo a fermare la Borsellino in prima persona: vuoi fermarla? candidati alle primarie e sconfiggila. Cosa alquanto improbabile come sa bene lo stesso Lumia che non esulta all’idea di confrontarsi alla luce del sole con la rivale.
Per ciò che riguarda un ipotetico accordo con Leoluca Orlando (che si tira fuori dalle primarie) per arrivare in tandem al governo della città (Borsellino sindaco, Orlando vice), la Borsellino per ora smentisce: “Nessun ticket. Orlando in questo momento si è tirato fuori dal progetto delle primarie Ma oggi la situazione è cambiata, non ci sono più le ragioni di ambiguità dopo che è stato chiarito che saranno organizzate primarie del centrosinistra’
In realtà l’ipotesi non è da escludere, perché mentre la Borsellino incontra i favori di Bersani, Orlando incontra quelli dei democristiani interni al Pd (Sergio D’Antoni in primis) che contano sull’essenza al cento per cento dc dell’esponente Idv. Cosa che, nel futuro governo della città, potrebbe aiutare a smussare qualche rigidità della Borsellino (soprattutto in tema di appalti e di affari).
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