Una domenica di amarezze porta in dote due sconfitte nelle finali scudetto di beach soccer disputatesi domenica a San Benedetto del Tronto: se tra le donne ha vinto Terracina, favorita d’obbligo e già reduce da due tricolori consecutivi, nell’incontro maschile tra Domusbet Catania e Sambenedettese la beffa è doppia, dato che a pochi secondi dalla fine i ragazzi allenati da Fabio Panizza (squalificato per l’occasione, assieme a Paolo Palmacci) stavano conducendo con una rete di vantaggio, dopo essere stati avanti 5-1 fino a metà secondo tempo. Il risultato finale, però, vede trionfare i locali per 8-7 ai supplementari.
Una sconfitta dura da digerire per i rossazzurri, in una match dai due volti: primo tempo in sostanziale equilibrio, deciso da una rete in sforbiciata di Emanuele Zurlo, vantaggio poi blindato dai grandi interventi del portiere Stefano Spada e dall’accortezza difensiva di Francesco Corosinti. Seconda frazione trionfale, con gli etnei che raddoppiano, triplicano e fanno quaterna con le segnature di Fred, Noel Ott e Dejan Stankovic, intervallate dalla rovesciata di Da Silva Eudin per la Sambenedettese. Catania riesce anche ad allungare fino al 5-1: il secondo tempo si chiude con il rigore di Franco Palma che sigla il -3 per la Samb.
Nel terzo tempo accade il ribaltone: i rivali degli etnei sono bravi a non abbattersi, rifacendosi subito sotto con la rovesciata di uno scatenato Eudin e il punto del 5-4 siglato da Bruno Novo. La gara, a questo punto, diventa un botta e risposta tra le due formazioni: Catania allunga con Alfio Chiavaro, Palma è bravo a riportare subito sotto gli abruzzesi su punizione. A tre minuti dalla fine il rossazzurro Bruno Xavier segna in acrobazia da metà campo una rete che sembra essere una sentenza: 7-5 e gara in ghiaccio. Si tratta solo di un’illusione: la Samb attinge a risorse impensabili e si riporta sul 7-6 con Addari. A trenta secondi dalla fine, il pareggio spacca gambe è realizzato da Lucas.
I supplementari vedono la Samb col vento in poppa e psicologicamente avvantaggiata dalla grande rimonta appena compiuta: basta un minuto a Eudin per siglare un sorpasso che ha dell’incredibile per come è maturato. L’arrembaggio finale della Domusbet arriva quando è troppo tardi per rimettere le cose a posto: scudetto alla Sambenedettese e grande amarezza rossazzurra per una vittoria che all’inizio del terzo tempo sembrava ormai cosa fatta. Resta di buono il percorso compiuto dai ragazzi di mister Panizza, impreziosito dalla grande rimonta in semifinale contro Pisa.
Nella finale femminile, Canalicchio tiene due tempi contro le campionesse in carica della Lady Terracina, per poi crollare nell’ultimo parziale. 6-1 il risultato finale, con le ragazze di Marilena Guerreggiante brave ad accorciare subito le distanze sul 2-0 per le rivali: la doppietta di Veronica Privitera fa volare le laziali, ma Diana Finocchiaro sigla il 2-1 con un gran tiro dalla distanza. Primo tempo chiuso dalla rete di Sandy Ianella per Terracina: un secondo periodo equilibrato si conclude senza reti, mentre nella frazione conclusiva emerge il gap tecnico e d’esperienza tra le due squadre. Iannella sigla di testa il 4-1, Veronica Privitera completa la sua personale tripletta con un comodo tap-in, mentre Angela Altobelli chiude la pratica battendo Mimma Fazio con un colpo di testa. Terracina si dimostra squadra da battere a livello nazionale, festeggiando il suo terzo titolo consecutivo.
Per Canalicchio rimane la grande soddisfazione di aver raggiunto la finalissima al primo tentativo, dimostrando la bontà del progetto tecnico portato avanti dall’allenatrice Marilena Guerreggiante: «Ho già vinto il mio scudetto – aveva dichiarato la Guerreggiante prima della finale – ho una formazione con tante ragazze di Catania, atlete dal grande potenziale che possono ancora crescere molto. Puntare sui giovani rimane il nostro obiettivo principale».
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