Basket, la Zannella Cefalù torna in serie B «Puntiamo a tornare ai fasti di un tempo»

C’è una squadra a Cefalù che sogna di ritornare ai fasti di un tempo e che, fresca di promozione, può finalmente festeggiare il ritorno in serie B. Back where we Belong – tornati dove ci spetta – è il claim che ha accompagnato la marcia trionfale della Zannella Basket Cefalù che, domenica scorsa ha espugnato il parquet di Teramo ottenendo il tanto atteso salto di categoria. La squadra cefaludese mancava all’appello in serie B dal lontano 2004/05, quando scomparve per poi essere rifondata nel 2008, ripartendo dalla serie D. «Era una promozione molto attesa – confessa a MeridioNews Francesco De Rosa, dirigente della Zannella – e che avevamo sfiorato già lo scorso anno, quando ci era sfuggita nelle ultime giornate. Quest’anno avevamo puntato già in estate al salto di categoria e siamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo, anche perché era un campionato particolarmente difficile». La regular season, infatti, prevedeva solamente due posti per l’accesso ai playoff, che poi raccoglievano il meglio di quello che c’era in serie C Silver del centro e sud Italia: «Nonostante la squadra fosse costruita con il chiaro intento di vincere, non era sicuramente facile e scontato raggiungere l’obiettivo. Siamo stati bravi, la squadra è stata straordinaria e siamo felici di aver regalato questa gioia al pubblico che quest’anno ci ha seguito ovunque, anche macinando migliaia di chilometri».

Il pubblico è stato sicuramente una delle armi in più dello Zannella, d’altronde la tradizione cestistica cefaludese ha radici non proprio recenti, come conferma ancora De Rosa: «Cefalù è una città che ha masticato pallacanestro a buoni livelli sin dagli anni ’70. La prima promozione in serie B risale al 1987 e la passione della piazza è sicuramente il carburante della dirigenza e della squadra per raggiungere risultati di un certo livello». Tutto ciò, spostandoci cronologicamente fino ai giorni nostri, non è cambiato: «Il basket è seguito in modo ossessivo – continua De Rosa –, ma nell’accezione migliore del termine. Il pubblico ci accompagna durante tutta la settimana, seguendo gli allenamenti e sostenendo i ragazzi e lo staff». Tutto ciò secondo il dirigente è stato possibile anche grazie alle nuove frontiere della tecnologia: «Questo è testimoniato anche dai grandi risultati che abbiamo ottenuto a livello social con la pagina Facebook che sta macinando numeri anche da serie superiore. Come presenze abbiamo un sold out costante in un impianto che, per quanto non capientissimo, raggiunge più o meno le mille unità». Anche il seguito in trasferta è stato molto solido, De Rosa parla addirittura di «trecento persone al seguito nelle trasferte di Patti e Palermo e una trentina in occasione delle gare della poule promozione. Alcuni sostenitori hanno anche preso giorni di ferie dal lavoro per non far mancare il loro supporto».

La squadra porta oggi il nome dello storico e compianto presidente Nando Zannella, con il quale ottenne la prima promozione a livello nazionale: «Il presidente Zannella – spiega De Rosa – ha rappresentato un momento di splendore del basket cefaludese e ha profuso tantissimi sforzi per questa maglia: con lui al timone, Cefalù si è affacciata per la prima volta al panorama nazionale del basket. La squadra porta il suo nome perché la presidentessa Emilia Anastasi è la devotissima moglie di Zannella e ha voluto continuare con spirito amorevole l’opera del marito, spendendo ogni singola energia possibile per riportare Cefalù ai fasti raggiunti sotto la presidenza del marito». I risultati, in effetti, sono sotto gli occhi di tutti: «Finora abbiamo vinto 33 partite su 35 – prosegue De Rosa –, forse a titolo personale ho acquisito la consapevolezza di potercela fare dopo la sconfitta rimediata a Patti: lì secondo me si è palesata la forza di un gruppo che non si è scomposto e ha gestito positivamente la pressione di una piazza che spingeva per la promozione». Dopo il ko di Patti, dunque, la squadra ha acquisito ancora più consapevolezza: «Abbiamo trovato le forze per alzare ancora di più il livello del nostro gioco, che già era abbastanza alto. Da lì in poi, è stata una cavalcata trionfale: là oltre alle qualità tecniche del gruppo e dello staff, con coach Priulla in primis, si è palesata anche una grandissima forza caratteriale che è quella che ci ha portato al salto di qualità e a dominare il resto della stagione».

Quella del prossimo anno sarà dunque la prima stagione di serie B dopo tanti anni: «Sicuramente ancora è prematuro parlare nel dettaglio delle prospettive future – afferma De Rosa –. Siamo ancora un po’ inebriati dal successo ottenuto, ma a breve ci siederemo con gli altri dirigenti, con il vicepresidente Iuppa, il direttore sportivo Guadagni per cercare di disputare una stagione di serie B che ci faccia ottenere buoni risultati. Puntiamo a un sereno campionato per consolidare l’opera svolta in questi anni dalla società». In serie B la Zannella troverà anche l’Aquila Palermo, per un derby tutto palermitano: «La società del presidente Rappa è da sempre molto vicina e molto amica con la nostra. Sarà un piacere disputare il derby con la squadra del capoluogo, con cui negli ultimi anni abbiamo disputato tantissime amichevoli, sempre all’insegna della sportività e del reciproco rispetto, questa è una prospettiva che ci entusiasma». Quello contro i biancorossi, però, potrebbe non essere l’unico derby che la Zannella si ritroverà ad affrontare: «Non vorrei dimenticare che l’anno prossimo, oltre all’Aquila Palermo, con tutta probabilità ritroveremo Patti, che con noi ha condiviso il percorso in serie C Silver quest’anno e la loro più che probabile promozione rappresenta una medaglia al valore per il livello della pallacanestro siciliana. Poi ci sarà anche Barcellona – conclude De Rosa –, retrocessa dalla serie A2. Si prospetta quindi una stagione di grandi derby». Insomma, quella del prossimo anno, sarà una serie B a forti tinte siciliane.

Luca Di Noto

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