Bagheria, parte progetto Il Verde e i giovani in villa Recuperare Villa San Cataldo con una cooperativa

Costituire la prima cooperativa in Sicilia specializzata in promozione di siti di interesse ambientali e naturali, legato al verde pubblico e privato per dare lavoro ai giovani bagheresi. È questo l’obiettivo finale del progetto Il verde e i giovani … in villa, finanziato dall’ufficio per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che vede coinvolti il Comune di Bagheria e l’area metropolitana di Palermo nonché una serie di associazioni del territorio, con a capo TurismoSicilia. Il 26 Settembre alle ore 15 e 30 si terrà a Villa Cattolica il convegno di apertura del progetto

Saranno presenti tra gli altri il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque e il sindaco della città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando. Le attività di recupero riguardano villa San Cataldo, uno dei più preziosi giardini barocchi d’Europa, che ha anche una valenza architettonica di pregio: risulta di proprietà dell’ex provincia, ma è stato concesso in comodato d’uso al Comune di Bagheria. I 12 giovani, selezionati in questi mesi tra le centinaia di candidature, si concentreranno sulla cura degli spazi verdi realizzando un lavoro di catalogazione della flora. Ma non solo.

«La nostra idea è di far formare ai ragazzi una cooperativa per fare turismo verde – spiega Angelica Tantillo, presidentessa di Turismo Sicilia, ente capofila del progetto – che si occupi della promozione di spazi pubblici. Un settore poco diffuso nell’isola, se non inesistente. I ragazzi verranno accompagnati per i successivi sei mesi dalle realtà che fanno parte del progetto, non saranno insomma lasciati appena messa su l’impresa. Noi per esempio ci occupiamo di promozione turistico e li metteremo in contatto coi maggiori tour operator». 

Previste poi una serie di attività sociali, come quelle proposte dall’associazione di volontariato Miscelarti, che si occuperà della creazione di un percorso sensoriale e di aromoterapia. «Durante la seconda guerra mondiale il giardino era gestito dai gesuiti – spiega Francesco Lambri, presidente di Miscelarti – che avviarono delle coltivazioni in aiuto alla popolazione. Negli ultimi tempi tutto questo patrimonio si stava perdendo, ora invece ci sarà la possibilità di recuperare le antiche piante, attraverso un’operazione di potatura e ripristino, e di catalogarle come all’orto botanico, con dispositivi in legno e in braille».

Alla conferenza interverranno inoltre Tiziana Calvo di Promo Verde Sicilia, Simona Aprile del Centro di Ricerca Difesa e Certificazione Bagheria, Marina Coniglio dell’associazione GTA e Erica Li Castri, per presentare le possibilità di un turismo accessibile. Saranno rilasciati attestati di partecipazione. 

Andrea Turco

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