Autismo, tre anni in una casa per vivere da adulti «Investire in progetti per il loro futuro dopo di noi»

Tre anni per diventare autonomi, per sentire di essere diventati adulti. È il progetto pilota di inclusione sociale, unico in Italia, promosso dalla fondazione di mutuo soccorso di Cesare Pozzo, che mette a disposizione del centro autismo pubblico all’Asp di Palermo, fondi per un percorso triennale che porti, seguiti dagli operatori, un gruppo di ragazzi adulti con autismo alla progressiva capacità di vivere da soli. Il progetto si svolgerà proprio in una casa, per realizzare questo obiettivo di autonomia e di vita.  «I ragazzi saranno scelti dall’Asp, rispetto al loro funzionamento – spiega Rosi Pennino, presidentessa di Parlautismo – un’esperienza di vita per tre anni che li abitui a essere autonomi. L’incubo più grande dei genitori è il dopo di noi ma se questo modus operandi passa, cambierà la mission del servizio pubblico». Pennino sottolinea come rispetto all’autismo si debba investire in progetti che guardino al futuro. In questo modo «cambia lo sguardo che abbiamo su questi ragazzi – aggiunge Pennino – se si investe in progetti di vita che li accompagnano verso l’autonomia, possiamo migliorare la loro vita». In quest’ottica Pennino si dice «Felice, attraverso Parlautismo, di poter promuovere un’iniziativa in questo senso, che dovrebbe iniziare al rientro dalle ferie estive nel bene confiscato a Trabia, su questo si sta lavorando anche se si aspetta la conferma definitiva».

Intanto domani, 29 giugno, ore 10.30, nella sala gialla dell’Ars verrà presentato alla presenza del presidente Gianfranco Miccichè dei medici e dirigenti Asp, degli operatori, della fondazione e per le famiglie da Parlautismo onlus. Interverrà in questa occasione anche Giuseppe Auteri, un ragazzo autistico «ad alto funzionamento, che svolge supporto gratuito alle famiglie con autismo, e che spiegherà cos’è l’autismo dal suo personale punto di vista».