«Ore 2.56 sono asserragliato in casa! mi hanno appena aggredito per strada, picchiato, scippato!». La cronaca di una notte da incubo è di Paolo Mannina, attore e regista, che consegna a Facebook il racconto in presa diretta del raid. In tre lo hanno pestato e rapinato mentre tornava a casa alla Vucciria. Nemmeno la cosa disperata per le scale del palazzo per barricarsi nel suo appartamento sembra dissuadere il branco. Calci e pugni per sfondare il portone. Una violenza senza senso. Una furia animalesca.
«Il mio istinto di sopravvivenza mi fa prima tentare una reazione, dopo però rimango immobile e aspetto che mi lascino, che scappino via – racconta su Facebook -. Poi la corsa disperata verso casa. Giunto davanti al portone m’imbatto in Pablo che ha portato a passeggio il cane». Nemmeno il tempo di chiamare la polizia. Passano dieci minuti e tornano all’attacco. «Ma questa volta sono in dieci, forse 15. Ce la diamo a gambe verso casa, arriviamo ad infilare il portone dell’edificio, richiudercelo alle spalle e salire di corsa le scale. Ma loro sfondano lo stesso il portone e ci inseguono per le scale. Riusciamo ad aprire la porta blindata di casa ed entrare dentro per metterci al sicuro. Ma quelli non mollano, sono ancora là e picchiano contro il portone». La cronaca finisce. Il terrore resta.
Oggi l’attore è andato in ospedale per «assicurarmi di avere le ossa tutte a loro posto!». Ma è ancora una volta al social network che consegna il suo racconto. Una riflessione amara, questa volta. «Bisognerebbe aumentare i controlli, di notte soprattutto, fare qualcosa per rendere sicuro il quartiere ripulendolo di tutte le attività illegali che alimentano e facilitano aggressioni o comportamenti delinquenziali». Lui ci poteva «lasciare le penne e nessuno sarebbe intervenuto in mio aiuto, nonostante le urla, nonostante la presenza di tanta gente di passaggio o che semplicemente ci abita».
Poi la stoccata all’Amministrazione comunale. «Non basta mettere aiuole, recinti, e isole pedonali, se poi all’interno “questo quartiere”, di notte soprattutto, continua ad essere ricettacolo di malavita, una polveriera delinquenziale che esplode in episodi violenti e senza alcun controllo». Gli amministratori, conclude amaro «sembrano essersi scordati di quanti viviamo nel centro storico di Palermo».
A Mannina arriva la solidarietà del sindaco Orlando. «Un’ignobile aggressione che noi condanniamo con fermezza – dice il primo cittadino -. In queste ore ho avuto contatti con la Questura, avendo avuto conferma e assicurazione di un rafforzamento della presenza e del controllo da parte delle forze dell’ordine».
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