Da un interim all’altro. Da Crocetta a Mariella Lo Bello, con Antonio Fiumefreddo in stand by. Senza passare dal via. Il monopoli della politica regionale non si concede soste. Il dipartimento delle Attività Produttive è sicuramente uno delle strutture più complesse della Regione Siciliana, avendo riunito le competenze del Commercio, dell’Artigianato e della Cooperazione, con quelle dell’Industria e parte del Turismo. È l’assessorato con una delle dotazioni più alte nella spesa europea per il periodo 2007-2013, che dovrà chiudersi il 31 dicembre prossimo. Oltre 740 milioni di euro, in parte resi riprogrammabili, che in larga misura saranno spesi prima della fine dell’anno e certificati entro il 2016. Una spesa difficile che deve fare i conti con le difficoltà attuali delle imprese, spesso prive di liquidità e impossibilitate ad accedere al credito, e con la burocrazia, i requisiti e i controlli.
Da luglio, dopo le dimissioni di Linda Vancheri non ha una guida. Dopo l’interim alla Sanità successivo all’uscita di scena di Lucia Borsellino, Crocetta lascia le Attività produttive. Un assessorato per il quale Confindustria Sicilia ha provveduto a designare più o meno esplicitamente nel tempo, assessori ma anche direttori regionali, questi ultimi che si sono succeduti al ritmo di sette in cinque anni. Adesso la progressiva uscita di scena. La vicenda Irsap con le accuse di Alfonso Cicero e la faida interna alla potente associazione di categoria siciliana sono un corollario che chiude il cerchio di una vicenda con luci ed ombre.
Il momento difficile di Antonello Montante, le accuse nei suoi confronti formulate da Marco Venturi, assessore regionale del governo Lombardo alle Attività produttive, tendono a scalfire quella linea compatta che il governatore siciliano aveva messo a protezione di uno degli assessorati più appetibili. La resa dei conti dentro Confindustria non risparmierà la politica e rischia di trascinare con sé anche il destino dell’assessorato di via degli Emiri. I Dem per quella poltrona vedono bene Bruno Marziano, il presidente della commissione parlamentare all’Ars Attività produttive. Crocetta intende piazzarvi col tempo che ci vorrà, Antonio Fiumefreddo, presidente di Riscossione Sicilia, lasciando decantare una situazione che, con il passare del tempo, si complica anziché risolversi.
Intanto al dipartimento che andrà a guidare Mariella Lo Bello, già vicepresidente ed assessora alla Formazione professionale, si prevede una nuova robusta dotazione finanziaria in quello destinato alla crescita delle Piccole e medie imprese (OT3), in tutti i settori produttivi, commercio, industria, artigianato, cooperazione. È stata prestata particolare attenzione al mondo cooperativistico attraverso controlli ispettivi che hanno permesso di registrare l’esistenza di affari illeciti regolarmente denunciati alle autorità competenti per il ripristino della legalità. Un dipartimento così organizzato non potrebbe del resto trascurare l’attuazione della normativa sull’anticorruzione e sulla trasparenza. Il dipartimento delle Attività Produttive vanta un piccolo primato: quello del minor tasso di assenteismo tra tutti i dipartimenti della Regione Siciliana. Oggi però l’assente più importante rimane l’assessore di nomina, per il quale bisognerà attendere ancora.
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