da Giuseppe Messina
segretario dell‘Ugl Agroalimentare della Sicilia
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Prosegue lo stallo del comparto forestale nella Regione siciliana. All’insufficiente dotazione finanziaria dei capitoli di spesa necessari a riconoscere le garanzie al personale si aggiunge la confusione sulle modalità di organizzazione del lavoro e di reclutamento degli operai.
Sullo scorrimento delle graduatorie antincendio, per esempio, si rischia la guerra tra i poveri per via della contraddittorietà dei criteri di scorrimento delle stesse graduatorie delle attività antincendio.
Non si comprende la ragione per la quale si consumi una costante disparità di trattamento tra province e tra Distretti in merito alla formulazione delle graduatorie. Taluni applicano il criterio dellanzianità di servizio nel settore forestale, mentre altri quello dell’iscrizione negli elenchi anagrafici agricoli.
E paradossale e non più sostenibile che in alcune province esistano ancora le Commissioni per la manodopera agricola. Secondo Ugl Agroalimentare, esistono, in buona sostanza, diversità nell’attribuzione delle qualifiche, nella giustificazione delle assenze dei lavoratori alle chiamate e altre discordanze ancora che creano diversità di comportamento a danno o a favore degli stessi lavoratori.
Non convince il reclutamento dei lavoratori in possesso anche della qualifica di addetto alla guida delle autobotti, laddove effettuato senza il rispetto di quanto precisato dallarticolo 48 della legge regionale numero 16 del 1996. Esiste una priorità che riteniamo vada rispettata. Ugl Agroalimentare è del parere che debbano essere rispettate le norme in vigore che regolamentano il settore.
Il vertice del Corpo forestale della Sicilia farebbe bene a chiarire le reali intenzioni sulla gestione della campagna antincendio e manutenzione per quest’anno. Finora ha solo fornito rassicurazioni verbali senza fatti concreti. Non si capisce, infine, il motivo per il quale si dovrebbe ritornare a turni orari di 8 ore anziché di 6,30.
Ugl Agrolimentare è contraria alla riduzione delle giornate lavorative che non solo vanno a danno dei cosiddetti ‘settantunisti’, ma riducono lefficacia degli interventi sul territorio.
Avvertiamo un serio e concreto rischio di incendi che metterebbero a repentaglio non solo il territorio interessato, ma anche la popolazione. E inaccettabile che in alcuni Distretti non si farà uso di autobotti a causa della mancanza di risorse finanziarie. Se da un lato salterebbero le giornate dei cosiddetti ‘settanttottisti’, dallaltro ci chiediamo: come si dovrebbero spegnere gli incendi boschivi?
Da qui una domanda: se non ci sono i soldi per le autobotti come mai, invece, si trovano i soldi per un’utilizzazione impropria dei Canadair? E’ noto che gli interventi degli aerei antincendio dovrebbero essere riservati pe rlo spegnimento degli incendi di grandi dimensioni. Invece…
Al neo assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Alessandro Aricò, chiediamo di impegnarsi da subito a reperire le risorse finanziarie necessarie a programmare le stesse giornate del 2011. Per preservare, insomma, le garanzie occupazionali.
Ugl Agroalimentare chiede, inoltre, agli assessori Aricò e al nuovo assessore alle Risorse agricole, Francesco Aiello, ognuno per le rispettive competenze, di raccordarsi per affrontare in maniera esaustiva il confronto, per esempio, intorno alla introduzione di un contingente unico in attesa della legge di riforma necessaria e non più rinviabile per la regolamentazione del settore attraverso la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali.
Per Ugl Agroalimentare, la stabilizzazione mira a perseguire finalità di carattere generale che si sostanziano, da un lato, a garantire un futuro a migliaia di lavoratori e, dallaltro, a dotare la Regione siciliana di un esercito di specialisti e professionisti in grado di eseguire compiti essenziali quali: il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale nelle aree con dissesto geomorfologico, la difesa del suolo, la tutela ed il miglioramento del paesaggio, la salvaguardia e tutela del verde pubblico delle città, la gestione delle strutture nei Parchi e nelle Riserve naturali, il rimboschimento delle aree a fini paesaggistici e di riconsolidamento, la produzione di specie legnose per fini di sfruttamento commerciale ed industriale.
Foto tratta da uglpescasicilia.blogspot.com
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