Atletica, Alessio Terrasi è il campione italiano di maratona «In rimonta, negli ultimi metri ho capito che potevo farcela»

«Questa è la riscossa dopo Berlino, dato che lì non era andata tanto bene visto che lì ho chiuso con oltre 2h24». È Alessio Terrasi, 28enne di Altofonte del Gp Parco Alpi Apuane, a vincere il campionato italiano 2018 di maratona. La gara si è svolta a Ravenna e l’atleta palermitano ha vinto con il tempo di 2h19:14, facendo anche registrare il proprio record personale. Terrasi ha inoltre superato negli ultimi metri il piemontese dell’Aeronautica Francesca Bona, staccato alla fine di soli 14 secondi, dopo aver accumulato uno svantaggio di oltre due minuti. A completare il podio è Luca Parisi dell’Acsi Campidoglio Palatino, con il tempo di 2h22:51. «Ho fatto gara con Luca Parisi – spiega a MeridioNews -, anche se ero io a tirare. Al ventottesimo chilometro ho raggiunto Nasef, che ha vinto il titolo italiano lo scorso anno. Lui non ne aveva più e da lì ho continuato da solo fino al quarantesimo chilometro, avendo un distacco di due minuti da Bona. Ho recuperato il gap e mi sono ritrovato a 25-30 secondi da lui».

Fin quando non è avvenuto proprio il sorpasso che poi lo ha portato al trionfo finale: «L’ho visto sempre più vicino anche perché lui era sempre più in calo. Lì ho pensato che potevo farcela, ci ho creduto fino in fondo. Ho fatto la cosiddetta volata lunga, sono partito dagli 800 metri. Poco prima dell’arrivo l’ho affiancato e l’ho passato e avevo paura che lui reagisse, ma non ne aveva più perché aveva speso tutto». Il siciliano si è così imposto sui favoriti, ma la soddisfazione è doppia perché ha anche fatto registrare il proprio personale: «Non mi aspettavo di vincere. Ero partito convinto di agganciare il podio, un secondo o terzo posto perché sapevamo che Bona poteva correre da 2h15. Sapevamo che la vittoria poteva essere difficile, però ogni maratona è una storia a sé». Terrasi è inoltre il primo palermitano a conquistare il tricolore nella maratona: «Non lo sapevo prima, l’ho sentito proprio oggi. Questa è una cosa che mi fa piacere».

Ritmi di allenamento pesantissimi quelli che il ragazzo sostiene per raggiungere risultati di un certo tipo, anche perché Terrasi si divide tra sport e lavoro: «Oltre ad allenarmi, lavoro in falegnameria. Per preparare una maratona bisogna fare i chilometri: io mi alzo la mattina alle 5,30 e faccio colazione. Intorno alle 6,30 comincio a correre per un’ora. Dalle 8 alle 13 lavoro, poi un’ora di pausa pranzo e si torna a lavoro fino alle 18,30». E qui sorge una problematica, anche perché Terrasi si allena anche nel tardo pomeriggio: «Le strade non sono illuminate e non è facile allenarsi. Mi alleno alla linea ferrata di Altofonte e la luce la trovo soltanto nelle gallerie. Ma quando esci dalle gallerie ecco che trovi il buio fitto».

Quello del tricolore raggiunto è un risultato propedeutico a quelli che saranno i prossimi obiettivi del ragazzo: «Voglio riposare per una settimana anche perché questa è la terza maratona di quest’anno. Ho dato tanto e voglio godermi questa vittoria. Poi punterò a fare bene nelle corse campestri e penso che avendo una base da maratona potrò raggiungere buoni risultati». A lungo termine, invece, l’obiettivo è uno soltanto: «Voglio fare in modo di migliorare ancora il mio personale e far scendere così il tempo. Prima di pensare alle Olimpiadi di Tokyo, infatti, devo puntare a fare il tempo e a scendere fino a 2h15 o 2h16. Dopodiché – conclude Terrasi – potremo parlare di Tokyo o altro».

Luca Di Noto

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