Asi di Agrigento:i dipendenti denunciano Regione e Irsap

Finisce sui tavoli dei giudici la vicenda dei dipendenti dell’ex Consorzio per l’Area di sviluppo industriale di Agrigento. I lavoratori, che da sette mesi non percepiscono gli stipendi, hanno denunciato l’assessorato regionale alle Attività produttive e l’Irsap (Istituto regionale alle Attività produttive) al Nucleo dei Carabinieri presso l’Ispettorato provinciale del lavoro. La decisione è stata resa nota dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Sadirs e Cobas-Codir. 

La vicenda si trascina da tempo. L’ex Consorzio Asi di Agrigento si ritrova in condizioni finanziarie critiche perché un’impresa che ha eseguito negli anni passati alcuni lavori per conto dell’ente non è stata pagata ed ha pignorato tutti i soldi presso la tesoreria. Il pignoramento ha bloccato tutta l’attività del Consorzio. Compresa l’erogazione degli stipendi. E anche l’utenza telefonica, se è vero che gli uffici sono rimasti isolati.

I lavoratori del Consorzio Asi di Agrigento non percepiscono gli stipendi dal maggio scorso. A nulla sono valse le proteste, le sollecitazioni dei sindacati e le promesse annunciate anche dall’ex commissario dell’Irsap, Luciana Giammanco, che si era impegnata anche con il Prefetto, Francesca Ferrandino, per risolvere la questione. ma, com’è noto, la dottoressa Giammanco, qualche settimana fa, ha rassegnato le dimissioni.

La situazione sembrava si dovesse sbloccare con la nomina del dirigente generale dell’Irsap, Salvatore Pirrone. Ma si è trattato dell’ennesima illusione.

A questo punto le organizzazioni sindacali hanno deciso di cambiare strategia. I sindacalisti hanno preso carta e penna e hanno inviato una lettera al presidente della Regione, agli assessori regionali alle Attività produttive ed all’Economia, all’Irsap, al Prefetto, alla Procura della Repubblica e all’Ispettorato del lavoro.

“Nonostante le rassicurazioni avute da parte dell’assessorato alle Attività produttive – scrivono i dipendenti – ad oggi la sceneggiata di dimissioni e scaricabarile di responsabilità ha portato la vicenda Asi di Agrigento ad una situazione assurda, essendo maturata la settima mensilità non percepita. Avendo ormai interessato tutte le istituzioni amministrative e giudiziarie della nostra nazione, senza la minima soluzione della questione, queste organizzazioni sindacali chiedono l’intervento non solo delle autorità fino ad ora interpellate, ma anche del nucleo investigativo dei carabinieri presso l’Ispettorato del lavoro di Agrigento per accertare le inadempienze poste in essere dal datore di lavoro (Regione, Irsap, Asi) e predisporre gli atti necessari al ristoro della legittima richiesta di pagamento delle mensilità arretrate”.

Ora, per i dipendenti del Consorzio Asi di Agrigento, la situazione è critica. I sindacati hanno fatto sapere che ” se le procedure non verranno sbloccate entro il 17 dicembre prossimo, ovvero data della chiusura dell’esercizio finanziario 2012, si rischia concretamente che non si possa procedere al pagamento di quanto dovuto se non nei primi mesi del 2013″.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali sollecitano, poi, la convocazione della delegazione trattante per affrontare il tema del salario accessorio.

La vicenda, come si ricorderà, è scoppiata quando a gestire il Consorzio Asi di Agrigento era l’allora commissario liquidatore, Alfonso Cicero. Da allora si sono susseguiti incontri a tutti i livelli (compreso quello in Prefettura con il commissario Giammanco), promesse, promesse e ancora promesse: ma, nella sostanza, i dipendenti dell’ex Consorzio sono rimasti senza un centesimo ormai da sette mesi.

Vale la pena di ricordare che allo stato attuale l’Irsap (che ha preso il posto dei vecchi Consorzi Asi, oggi in liquidazione dopo la riforma del settore voluta dall’ex assessore alle Attività produttive, Marco Venturi) è senza vertici, sia a livello regionale, sia a livello locale. Anche il direttore, Pietro Re, di Trapani, che era stato nominato per reggere l’ex Consorzio di Agrigento si è dimesso.

Redazione

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