Sono previsti almeno 9 mila spettatori. Attraverso l’iniziativa promozionale che prevede il costo di un solo euro dei biglietti per tutti i settori dello stadio, in occasione della gara odierna al Barbera contro la Fidelis Andria e valida per la trentaduesima giornata del girone C (dopo tre variazioni, l’orario definitivo del fischio di inizio è alle 15) la società chiama a raccolta i tifosi. E su questo fronte i segnali sembrano incoraggianti – ieri mattina è stata raggiunta quota 5.400 tagliandi venduti – anche in virtù dell’onda emotiva alimentata dalla vittoria ottenuta domenica sul campo dell’Avellino. La gente, stimolata dal richiamo dei prezzi stracciati e nello stesso tempo da un successo che complice una classifica molto corta tiene viva in ottica playoff la speranza di raggiungere il secondo posto distante adesso solo quattro punti, è pronta a dare una mano alla squadra. Che, tuttavia, dal canto suo dovrà essere brava a sfruttare questo nuovo vento di passione in arrivo dall’ambiente cercando di canalizzare nella giusta direzione l’entusiasmo prodotto dalla vittoria in Irpinia.
Sarebbe un sacrilegio, in altri termini, vanificare il lavoro realizzato nel match contro i biancoverdi sottovalutando questo pomeriggio l’impegno contro la penultima in classifica. Partite come quelle contro l’Avellino, che è una diretta concorrente e che i rosa hanno affrontato peraltro con un surplus di motivazioni dettato dalla voglia di sfatare il tabù trasferta, si preparano da sole. Più difficile, dal punto di vista psicologico, farsi trovare preparati in una gara come quella di oggi in cui, sulla carta, è molto ampio il gap tra le due compagini. «Non credo, però, che ci sia il rischio di una sottovalutazione dell’avversario – ha assicurato il tecnico Silvio Baldini – ai ragazzi, che ho visto molto concentrati in questi due giorni, ho detto di allenarsi come se avessimo perso ad Avellino in modo da impostare la gara con l’Andria in un certo modo sul piano mentale. E’ una partita importante contro una squadra che pur non avendo una buona classifica esprime un buon calcio e ha una sua identità».
Consapevole di trovare oggi un Barbera molto più ‘caldo’ rispetto alle ultime apparizioni, l’allenatore rosanero indica la ricetta giusta per potere fidelizzare il pubblico anche in vista dei prossimi appuntamenti: «Ribadisco che ad Avellino non mi è piaciuto il fatto che nel momento in cui loro sono rimasti in dieci abbiamo amministrato il risultato piuttosto che cercare di chiudere la partita con il terzo gol. Noi dobbiamo andare alla ricerca di un qualcosa in più rispetto al semplice risultato. Per conquistare la gente dobbiamo vincere arrivando all’obiettivo attraverso un mezzo nobile, ovvero il coraggio e le idee. Un mix che si prepara in allenamento durante la settimana. Cercheremo di regalare una soddisfazione ai tifosi attraverso il bel gioco sapendo, contestualmente, che solo la simbiosi tra stadio e pubblico come avvenuto in Champions League nel match Real Madrid-Paris Saint Germain può produrre quella magia in grado di generare cose straordinarie».
Per il match contro la compagine pugliese, reduce dal pareggio casalingo per 1-1 con il Latina e che fuori casa non vince dal 28 novembre, Baldini al netto della conferma del portiere Massolo sembra orientato a disegnare nell’ambito del collaudato 4-2-3-1 una linea difensiva diversa da quella vista domenica al Partenio. Al centro giocherà Perrotta dopo avere scontato il turno di squalifica e sull’out di destra la prima fila è occupata da Accardi, pienamente recuperato in seguito alla gastroenterite virale che lo ha condizionato alla fine della scorsa settimana e in vantaggio nei confronti di Doda. E a proposito di novità rispetto all’undici anti-Avellino, a centrocampo sarà Damiani a sostituire lo squalificato De Rose. Sulla corsia di sinistra nella linea dei trequartisti, inoltre, Floriano prenderà il posto di Soleri che, contrariamente a quanto avvenuto domenica, Baldini oggi sfrutterà nuovamente come carta da ‘calare’ a partita in corso.
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