Una sfida attesa da mesi e che torna in un momento vissuto in modo totalmente differente dalle due squadre.
Il derby calcistico tra Catania e Palermo non è mai banale, persino quando è accompagnato da fattori che nulla c’entrano con il campo, come nel caso dei rossazzurri sempre alle prese con i noti problemi societari.
Per novanta minuti più recupero però anche la formazione etnea potrà rivolgere il pensiero solo a questa partita, che alle 14:30 vedrà opposte le due squadre nella cornice dello stadio Angelo Massimino.
L’ultimo precedente non sorride al Catania, che nello scorso campionato perse in casa 1-0 pur giocando con un uomo in più per oltre un’ora.
Una sfida che decretò l’inizio del declino dell’ex tecnico rossazzurro, Giuseppe Raffaele, sostituito poche settimane dopo da quel Francesco Baldini che ancora oggi guida il Catania ed è diventato un punto di riferimento per i suoi giocatori.
Ambizioni di classifica totalmente diverse per le due squadre, almeno per il momento, con i rosanero che partono dal secondo posto con 32 punti e puntano ad accorciare il divario dal Bari capolista, distante cinque lunghezze.
Per il Catania, dodicesimo a quota 20, l’obiettivo è certamente quello di rientrare tra le prime dieci, per continuare a inseguire i playoff che ovviamente non dipendono solo dai risultati del campo.
Per i giocatori rossazzurri una piccola iniezione di fiducia è arrivata venerdì con il pagamento degli stipendi di ottobre, giunto con sei giorni di anticipo rispetto al termine del 16 dicembre, entro il quale dovrà comunque arrivare anche il saldo degli emolumenti di novembre e che potrebbe comunque non bastare a convincere il tribunale a non decretare il fallimento del club cinque giorni dopo.
Per battere il Palermo Baldini dovrà quindi schierare il miglior undici possibile sia a livello fisico che mentale e per questo scioglierà solo in extremis gli ultimi dubbi di formazione, legati alla scelta del compagno di reparto di Moro e Russini in attacco e di quello di Maldonado e Greco in mediana.
Idee abbastanza chiare invece per Filippi, orientato a schierare Marconi al centro della difesa e l’ex Dall’Oglio a centrocampo al fianco dell’altra vecchia conoscenza rossazzurra, Odjer.
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