Arenella, rione tappezzato dalla scritta chiesa=merda «Un accostamento indegno e un gesto inaccettabile»

«Chiesa=merda». Sono almeno una quindicina le scritte di questo genere comparse in diverse strade del rione marinaro dell’Arenella. Gli operai del Coime sono già a lavoro per cancellarle tutte, ma è quanto meno sintomatico il fatto che le scritte sono cominciate a comparire a pochi giorni dalla firma del Patto territoriale, che coinvolge il Comune, la parrocchia Sant’Antonio da Padova, l’Istituto Maria Ausiliatrice, diverse associazioni e l’istituto comprensivo Arenella, che prevede lo sviluppo di una collaborazione secondo il principio dei comitati educativi di circoscrizione per lo sviluppo di attività di prevenzione, partecipazione e protezione rivolte ai bambini, alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze del quartiere.

Per il sindaco Leoluca Orlando, infatti, «la coincidenza temporale tra la firma del Patto (che fa seguito a tante importanti iniziative realizzate nel territorio dalla parrocchia e da tante associazioni) e questi volgari attacchi alla chiesa, non può che destare preoccupazione, motivo per il quale oggi ho espresso la mia solidarietà a Don Francesco, restando in contatto con l’arcivescovo e con il questore di Palermo. L’amministrazione comunale è e sarà vicina, proprio nello spirito del Patto sottoscritto, alla parrocchia e a tutti coloro che all’Arenella, come in ogni quartiere, si impegnano per la crescita culturale e sociale della comunità contro comportamenti e sottoculture mafiosi».

Dura condanna anche da parte di Pietro Gottuso, capogruppo di Forza Italia alla settima circoscrizione, da anni impegnato in prima linea proprio per il territorio balzato oggi agli onori della cronaca. «Una cosa esecrabile che io condanno fermamente. Un abbinamento davvero indegno, non sono cose da dire – osserva senza mezzi termini -. Se penso però all’aspetto squisitamente politico, per quello che riguarda l’amministrazione comunale non posso che dire che non funziona completamente. Ha creato e crea notevoli disagi ai cittadini, e questa è una cosa che non c’entra nulla con la chiesa, che non fa certo politica ma anzi, proprio all’Arenella, svolge un’azione pastorale importante per la comunità. Che poi l’amministrazione comunale voglia semmai strumentalizzare l’azione della chiesa è altra cosa. E io di certo, in qualità di capogruppo di Forza Italia in questa circoscrizione, non approvo assolutamente».

«Ripeto però, l’azione delle parrocchie in genere è al di sopra di ogni parte politica e di ogni aspetto amministrativo», prosegue Gottuso, Che non si spiega cosa possa aver portato a inveire proprio contro una realtà che nella borgata si impegna da tempo. «Nella fattispecie dell’incontro di sabato mi viene da dire che siccome l’amministrazione comunale annaspa sotto vari fronti da questo punto di vista cerca forse qualche sponda per portare acqua al proprio mulino, utilizzando e sfruttando le parrocchie che si dimostrano magari disponibili ad aiutare l’amministrazione. Intanto quel binomio resta, al di là di tutte le possibili considerazioni politiche, una cosa inaccettabile, inaudita ed esecrabile, da condannare senza se e senza ma». 

Silvia Buffa

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