Approvato il piano triennale delle opere pubbliche Il Cipe sblocca i 332 milioni del Patto per Palermo

Manutenzioni, scuole, ma anche viabilità e l’inserimento delle opere inserite nel Patto per il Sud – i cui fondi sono stati appena sbloccati dal Cipe – e il Pon Metro. È arrivato nella tarda serata di ieri sera il via libera di Sala delle Lapidi al piano triennale delle opere pubbliche 2016-2018. Il piano, presentato lo scorso aprile, è arrivato in Consiglio dopo le nuove aggiunte frutto dei nuovi finanziamenti e gli emendamenti promossi dalla giunta. Sono stati 25 i voti a favore, contro i sette contrari e due astenuti. Le opere previste sono 706 – 28 in meno del precedente piano – per una spesa di 3,58 miliardi di euro. Nell’elenco annuale sono previsti 45 interventi -107 milioni-, nel 2017 329 interventi -1,1 miliardi-, nel 2018 332 interventi -2,3 miliardi-. Quanto alle fonti di finanziamento, i fondi vincolati ammontano a 469,4 milioni, i capitali privati a 313,2 milioni, arriveranno mutui per 105,4 milioni e il Comune metterà a bilancio 2,3 milioni quest’anno, 23,7 l’anno prossimo e 9,3 nel 2018. 

Confermato il mezzo di finanziamento tramite la cessione di immobili, tra cui Palazzo Sammartinper cui Palazzo delle Aquile chiede due milioni di euro, nonostante le condizioni di forte degrado. Il Comune conferma ancora di puntare forte sulla ritrovata Costa Sud, finalmente balneabile, che avrà un’adeguata illuminazione pubblica, sempre secondo quanto previsto dal piano. Illuminazione pubblica che sarà in generale potenziata in tutta la città grazie ai finanziamenti del Pon Metro, che porteranno anche nuovi semafori. Le novità rispetto alla prima votazione sono quelle opere che rientrano nel Patto per Palermo. È di questa mattina infatti la notizia che il Cipe ha dato il via libera definitivo al Patto: 332 milioni di euro, che copriranno i lavori per le nuove tratte del tram, la Fiera del Mediterraneo, il recupero della vecchia ferrovia Palermo-Monreale – che diventerà un itinerario turistico -, la copertura del canale Boccadifalco, due poli scolastici e interventi funzionali al percorso Arabo-normanno. Nell’accordo rientrano anche il potenziamento di bike e car sharing – un milione -, i lavori per l’anello telematico e il Wi-Fi gratuito – 2,7 milioni – e quelli per contenere il rischio idrogeologico – 57 milioni di euro -.

Tra i 27 consiglieri a esprimere voto favorevole al piano c’è il capogruppo Idv, Paolo Caracausi. «Ritengo – dice – che per la prima volta ci si confronti con un programma triennale che sblocca nell’anno in corso una serie di opere pubbliche, grazie ai fondi del Pon Metro e del Patto per il Sud, e che permette di avviare una serie di gare entro la fine dell’anno che garantiranno lavoro e sviluppo economico per la nostra città». Più scettico il consigliere di Comitati civici, Filippo Occhipinti, che commenta: «Si tratta di un piano che mette in evidenza una chiara difficoltà: saranno poche le risorse da poter spendere nel 2016, mentre molte altre arriveranno dal 2017 in poi. Ma la domanda che ci poniamo è: arriveranno veramente? Ormai questa folle austerità e le regole di pareggio di bilancio rendono impossibile la vita degli enti locali e la realizzazione delle opere necessarie, che a Palermo sarebbero tantissime. Un vero e proprio controsenso, in un momento in cui il settore edile avrebbe bisogno di essere ben sollecitato per rappresentare il vero volano di un’economia, quella palermitana, che è già in sofferenza».

Gabriele Ruggieri

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