Annarita Sidoti: docufilm, interviste e dibattito Gli ultimi tagliandi sono in vendita su Movieday

Mancano pochissimi giorni all’inizio del tour cinematografico di Una storia semplice, il docufilm sulla marciatrice siciliana Annarita Sidoti. L’atleta, originaria di Gioiosa Marea in provincia di Messina, scomparsa nel 2015 dopo una lunga malattia. Il primo evento, tra quattro giorni, sarà proprio a due passi da casa sua, nella vicina Patti. Si proseguirà poi a Catania con l’appuntamento al cinema King fissato per il 27 marzo. La produzione tornerà il giorno successivo nel capoluogo peloritano. Il 28 marzo si aprirà il sipario al cinema Lux. Il tour siciliano di Una storia semplice continuerà a Palermo il 29 marzo. Per confermare questo evento bisogna acquistare i tagliandi, entro mercoledì, sulla piattaforma online Movieday al prezzo di sette euro. In caso di mancato esaurimento dei posti i soldi verranno rimborsati a chi ha già prenotato. Gran finale in Sicilia nuovamente a Messina nei locali del cinema multisala Iris.

MeridioNews per l’occasione si occuperà, attraverso i nostri giornalisti, di moderare i dibattiti che seguiranno le proiezioni di Catania, Palermo e quella finale di Messina. Sul palco si alterneranno il registra sassarese Giuseppe Garau e l’autore Goffredo D’Onofrio. Con loro ci saranno anche Pietro Strino, marito della marciatrice azzurra, e il suo storico allenatore Salvatore Colletta. A Messina ci sarà anche Maria Ruggeri, atleta, esponente della federazione provinciale e amica di Annarita Sidoti. Nel passato di Ruggeri ci sono undici presenze con la maglia azzurra nel settore velocità, con il record di essere stata la prima donna del sud a fregiarsi del titolo italiano assoluto sui 100 metri. Ruggeri ha proseguito la sua attività anche nel settore master collezionando numerose medaglie tra il 2014 e il 2015 nelle rassegne iridate in Turchia e Francia

La storia di Sidoti viene ripercorsa in un lavoro di 50 minuti, con 20 interviste e numerose immagini d’archivio inedite. Il filo che lega il racconto non è soltanto quello sportivo ma anche quello di una donna che è stata profondamente legata al suo territorio. «Caparbia nell’affrontare lo sport ma anche la vita», raccontava D’Onofrio a MeridioNews durante un’intervista.

Redazione

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