Arrivano segnali positivi dall’ennesimo incontro in prefettura tra amministrazione comunale e Tecnis per la questione dei cantieri dell’Anello ferroviario. «Un tavolo da cui giungono notizie rassicuranti – dicono Paolo D’Anca e Dino Cirivello della Filca Cisl Palermo e Trapani – La prossima settimana, infatti, arriverà il tanto atteso cronoprogramma fortemente voluto dalla Tecnis». Nessuna novità, invece, sul fronte della proroga richiesta dai sindacati. Il Comune pretende che l’azienda rimanga fedele alle date prefissate per l’ultimazione dei lavori. «Capiamo la posizione dell’amministrazione – continuano i sindacalisti – attenta anche a non tirare troppo la corda con i residenti, ma è fondamentale l’intesa con Palazzo delle Aquile».
I lavori intanto proseguono a rilento e non senza qualche polemica, relativa in particolar modo alla possibilità di allargare l’area degli scavi per potere dare più spazio di manovra a uomini e mezzi. Dal contenuto del cronoprogramma concepito dal Comune, si capirà se e quanto dovranno accelerare il passo gli operai del colosso catanese che, risolti i problemi relativi alla liquidità, si è già detto disponibile nei giorni scorsi ad aumentare il numero della forza lavoro impegnata in via Emerico Amari, via Sicilia e viale Lazio. Difficilmente infatti ci sarà all’interno del piano step by step dell’amministrazione uno spostamento delle date previste per la riapertura delle strade.
«Da parte della società – spiegano D’Anca e Cirivello – Non c’è nessuna intenzione di tirarsi indietro». E indietro non vuole tirarsi nemmeno il Comune. L’opera, insomma, si deve fare e si deve fare con Tecnis. L’azienda si è aggiudicata l’appalto regolarmente, quindi non sarebbe cosa facile rescindere il contratto per affidarsi alla seconda in graduatoria. L’unica soluzione sarebbe quella della risoluzione del contratto con l’azienda catanese, ma il procedimento per riassegnare i lavori richiederebbe un tempo eccessivo. E, a fronte di commercianti e residenti delle zone interessate dai cantieri sempre più esasperati, la strada più percorribile rimarrebbe quella della ricopertura degli scavi e del ripristino dei luoghi. Soluzione che l’amministrazione comunale sta tentando in tutti i modi di scongiurare. Sarebbe infatti una sconfitta pesante, soprattutto in termini di immagine, che Orlando non può permettersi dopo la debacle della Ztl e a un anno dalle elezioni.
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