Ormai i tempi sono maturi, il cantiere per l’anello ferroviario è pronto a sbarcare in via Ruggero Settimo. Una passaggio tanto fondamentale per la realizzazione dell’opera quanto breve, quanto meno nelle previsioni. Ma è anche un passaggio che fa paura, visto l’incredibile ritardo che si portano dietro i lavori del cantiere, nonostante il passaggio di consegne dalla Tecnis, ex azienda leader nel settore dei grandi appalti, naufragata anche sotto i colpi di vicende giudiziarie e la D’Agostino, sembra avere segnato anche un decisivo cambio di passo.
Questa volta però il Comune intende giocare d’anticipo, per cercare di arginare le possibili proteste il sindaco, insieme agli assessori Piampiano, Prestigiacomo e Catania hanno organizzato un incontro in videoconferenza a cui sono stati invitati i presidenti e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Niente che non sia già visto, furono infatti le assemblee con commercianti e residenti a dare il via al cantiere di via Amari, un avvio dei lavori che per alcuni dei convenuti all’incontro si sarebbe stato nell’inizio della fine, viste le tante attività chiuse a causa della chiusura pluriennale della strada che collega il Politeama al mare.
Stavolta però i commercianti potranno scegliere. Sul piatto due soluzioni: chiusura il primo turno e riapertura a settembre, secondo i tempi previsti, oppure posticipare di due mesi la chiusura, chiudere a settembre per riaprire poi a febbraio. Le associazioni di categoria hanno preso tempo e a brevissimo dovranno presentare la loro proposta. Una decisione che sembrerebbe essere orientata verso il rinvio, vista anche la disponibilità offerta dalla D’Agostino. I commercianti infatti vorrebbero cercare di raddrizzare per quanto possibile le sorti di un’estate che, causa Covid, è stata fin qui disastrosa e salvare il salvabile. I problemi principali legati alla seconda soluzione, tuttavia, sono due.
Anzitutto c’è la contingenza con il Natale, persa parte dell’opportunità di lavorare con i flussi di clienti provenienti dal comparto turistico, quindi da fuori Palermo, diventa fondamentale a questo punto riuscire a sfruttare al meglio il mercato prevalentemente interno, quello dei regali e delle compere sotto le festività. E poi c’è il collettore. Quello del collettore fognario sembra essere un cantiere destinato alle stesse sorti del fratello maggiore, l’anello ferroviario, con un ritardo che comincia a essere importante e lunghe giornate con pochissimi operai al lavoro, come nel caso di via Roma, il tratto che interessa di più al momento, visto che una doppia chiusura via Roma-Via Ruggero Settimo, porterebbe. alla totale paralisi del centro.
La buona notizia è che ieri, dopo mesi di torpore in un cantiere privo di attività a febbraio, è finalmente arrivata la talpa, che avrà il compito di scavare le gallerie previste sotto via Roma. Un lavoro che sulla carta, se svolto a regime normale, dovrebbe concludersi.
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