Amt, domani quattro ore di sciopero e sit-in

I lavoratori dell’AMT spa, la partecipata del Comune di Catania per il trasporto pubblico locale, sciopereranno domani, venerdì 8 marzo 2019, dalle ore 12 alle ore 16, con sit-in in piazza Roma. Continua così la protesta, dopo lo sciopero unitario del 22 febbraio scorso che ha visto l’assemblea in piazza Università e il successivo incontro con il sindaco Salvo Pogliese e il presidente dell’AMT Catania Spa Giacomo Bellavia, non avendo avuto risposte certe sul futuro dell’Azienda e sulle corresponsioni degli stipendi.

I segretari provinciali Torrisi (Fit Cisl), Moschella (Faisa Cisal), Magro (Filt Cgil), Di Guardo (Uiltrasporti) e Scannella (Ugl trasporto) chiedono ai lavoratori «uno straordinario senso di appartenenza e coesione a nuove proteste, sollevate oggi da tutte le organizzazioni sindacali, che devono vedere trasversalmente coinvolto tutto il personale di AMT Catania S.p.A. preoccupato per il presente e per il futuro di un’azienda che, allo stato, sembra priva di una reale direzione da seguire, in balia degli eventi, senza un contratto di servizio e all’oscuro dei possibili tagli a seguito del nuovo bilancio comunale riequilibrato».

«Riteniamo opportuno e doveroso – aggiungono – nei confronti di tutto il personale dell’AMT Catania Spa, e dei cittadini catanesi concentrare le forze e dare forma a un unico fronte di protesta per salvare l’AMT dai possibili futuri tagli». Per Torrisi, Moschella, Magro, Di Guardo e Scannella «oggi Catania è una città al collasso, in attesa dei prossimi tagli scaturenti dal nuovo bilancio riequilibrato, che provocheranno solamente eliminazione di servizi indispensabili per i cittadini, che pagheranno un prezzo troppo alto pur non avendo responsabilità».

«Chiediamo a tutti i cittadini catanesi – concludono i segretari provinciali di Fit Cisl, Faisa Cisal, Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl trasporto – di collaborare e partecipare alla prossima manifestazione con lo sciopero generale del 30 marzo, dalle ore 10 alle ore 18, per chiedere a chi ci governa risposte certe per salvare la nostra storica azienda, che da oltre 60 anni trasporta i cittadini catanesi impegnando 640 lavoratori che oramai sono stanchi delle solite promesse da marinaio». 

(Fonte: Ufficio stampa Cisl Catania)

Redazione

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