Ambulanze medicalizzate, tutte le modifiche in Sicilia A Messina dimezzate. «Ripercussioni sui residenti»

La nuova rete sanitaria ridisegna anche la mappa delle ambulanze medicalizzate (MSA) nell’Isola. Settore cruciale del nuovo piano delle emergenze/urgenze della Regione Sicilia, anello di congiunzione tra i cittadini e gli ospedali. Se da un lato il numero totale dei mezzi con medico a bordo rimane immutato (96), cambia radicalmente la distribuzione sul territorio regionale. Con province che sorridono perché riempiono lacune (soprattutto Agrigento e Trapani) e altre che vedono diminuire il contingente: Catania, ma soprattutto Messina, dove le ambulanze medicalizzate vengono letteralmente dimezzate, passando da 26 a 13.

La nuova mappa deve ancora essere discussa con i responsabili del servizio del 118 sui territori, manca ad esempio la distribuzione completa delle ambulanze di base e non medicalizzate (le MSB) e quindi il piano potrebbe subire ulteriori modifiche. Ma tanto basta per far saltare dalla sedia Domenico Runci, il direttore della centrale operativa del 118 di Messina. «Qualcuno dovrebbe venire qui a spiegare cosa c’è di scientifico in questi tagli – attacca – la zona dei Nebrodi rimane sostanzialmente scoperta, nei Comuni di Milazzo e Barcellona (circa 75mila abitanti) resta un solo mezzo medicalizzato. A Taormina non ne rimane nemmeno uno e in tutta la fascia ionica tra Messina e Taormina abbiamo solo tre ambulanze con medico a bordo. Sono scelte folli». 

La distribuzione delle MSA dovrebbe rispondere ai criteri del decreto ministeriale 70 del 2015, il cosiddetto decreto Balduzzi, secondo cui serve un’ambulanza di tipo avanzato ogni 60mila abitanti, con la copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadrati. La legge prevede anche un correttivo per le zone di particolare difficoltà di accesso. «Cosa che non mi pare sia stata presa in considerazione per la provincia di Messina – continua Runci – i Nebrodi sono montagne, non certo pianura come l’Emilia Romagna, senza considerare le Isole. A Milazzo, che ha un grande polo industriale, non è prevista una MSA. Il decreto Balduzzi non si può applicare in tutta Italia in maniera uguale». Il rischio è «non riuscire ad arrivare ad assistere chi ne ha bisogno rispettando i tempi previsti dalle linee guida del soccorso, le ripercussioni saranno sui residenti. Un’ambulanza medicalizzata permette di interagire direttamente con l’ospedale. Tagliandole, il paziente non verrà più portato nella struttura più appropriata sulla base dei sintomi, ma solo all’ospedale più vicino». 

Guardando altrove, aumentano il contingente di ambulanze medicalizzate i territori di Trapani (da sette a nove), Agrigento (da quattro a nove), Caltanissetta (da quattro a sei) ed Enna (da quattro a sei). Mentre in provincia di Palermo il numero dei mezzi MSA rimane costante (21), ma è prevista una rivoluzione nella distribuzione. In particolare verrebbe svuotata Palermo città, a favore dei territori più periferici. «Con questa riorganizzazione – commenta Fabio Genco, direttore della centrale operativa del 118 di Palermo e Trapani – qualche territorio rimarrebbe scoperto. Ad esempio a Palazzo Adriano viene meno il Pte e si aggiunge un’ambulanza medicalizzata, quando ce n’è un’altra a Prizzi che dista solo tre chilometri. Non ha senso, lo abbiamo fatto presente in assessorato da dove arriva la massima disponibilità per rivedere insieme la mappa». 

Ecco tutte le modifiche previste, provincia per provincia: 

PROVINCIA DI PALERMO – Attualmente 21 MSA, altrettante previste dal piano. 
Confermate le ambulanze medicalizzate a Balestrate, Belmonte Mezzagno, Castelbuono, Corleone, Isola delle Femmine, Lercara Friddi, Misilmeri, Monreale, Palermo ospedale Guadagna, Piana degli Albaesi, Prizzi, Termini Imerese e Terrasini. Si aggiunge un mezzo medicalizzato a Palazzo Adriano. A differenza di adesso, avranno il medico a bordo anche le ambulanze a Petralia Sottana, Santa Flavia, Collesano e Carini. Rimangono senza personale sanitario (MSB) i mezzi di Altofonte e Cefalù. Una totale redistribuzione è prevista nella città di Palermo: saranno medicalizzate solo le ambulanze dell’ospedale Enrico Albanese e della Guadagna e quella del Politeama/Tribunale. Ci sarà un’auto medica all’ospedale Aiuto materno di via Lancia di Brolo e al Cervello (in questo momento in entrambi i casi c’è una MSA), mentre rimangono senza personale sanitario a bordo i mezzi di Mondello, Villa Sofia, Civico e Buccheri La Ferla. 

PROVINCIA DI TRAPANI – Attualmente le MSA sono sette e diventeranno nove.
Confermate le ambulanze medicalizzate ad Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Petrosino e due a Trapani. Si aggiungono due MSA a San Vito Lo Capo e Salemi. 

PROVINCIA DI CALTANISSETTA – Da quattro si passa a sei MSA.
Confermate le medicalizzate a San Cataldo, Gela, Milena e Sommatino. Se ne aggiungono due: a Caltanissetta e a Sommatino.

PROVINCIA DI AGRIGENTO – Da quattro MSA si passa a nove più un’auto medica.
Confermate le medicalizzate ad Agrigento (dove viene confermata pure un’auto con medico a bordo), Sciacca, Ribera e Cammarata. Vengono trasformate in MSA i mezzi di Cianciana, Licata, Menfi, Raffadali e Casteltermini. Diventa ambulanza di base, senza personale sanitario a bordo, qualla di Canicattì.

PROVINCIA DI ENNA – Da quattro MSA si passa a sei. 
Confermate le medicalizzate a Pietraperzia, Troina, Regalbuto e un’auto con medico a Enna. Si aggiungono due MSA: una a Enna Alta (trasformata da MSB a MSA) e una a Piazza Armerina.

PROVINCIA DI CATANIA – Da 19 si passa a 18 MSA.
Confermate le ambulanze medicalizzate a Giarre, Grammichele, Adrano, Bronte, Gravina, Linguaglossa, Mineo, Misterbianco, Paternò, Pedara, Ramcca, Randazzo, San Giovanni La Punta e Vizzini. Per Catania città confermate le MSA a Canizzaro, Ferrarotto, Garibaldi e Santa Marta (ex Ferrarotto). Si potenzia il mezzo di Caltagirone (da infermiere si passa a medico a bordo). Si depotenziano invece Acireale, Librino, Militello Val Di Catania, Palagonia e Scordia (che non avranno personale sanitario a bordo). 

PROVINCIA DI SIRACUSA – Da sei si passa a sette MSA.
Confermate le medicalizzate ad Augusta, Pachino, Palazzolo Acreide, Rosolini e Siracusa. Se ne aggiungono a Lentini e a Fontane Bianche per l’estate, questo mezzo dal 1 ottobre al 31 maggio si avvicinerà a Siracusa. Rimane senza personale sanitario il mezzo di Sortino

PROVINCIA DI RAGUSA – Da sei si passa a sette MSA.
Confermate le medicalizzate a Chiaramonte Gulfi, Pozzallo e Ragusa. Si aggiungono Scicli, Santa Croce Camerina, Ispica e Comiso. Viene meno quella di Modica, mentre a Vittoria rimane un mezzo senza personale sanitario a bordo. 

PROVINCIA DI MESSINA – Da 26 si passa a 13 MSA.
Confermate le medicalizzate a Messina Sud, Scaletta Zanclea, Santa Teresa di Riva, Torregrotta, Barcellona, Brolo, Capo d’Orlando, Sant’Agata di Militello, Santo Stefana Camastra, Novara di Sicilia, Tortorici, Cesarò e Salina. In sostanza dimezzate. Perdono il medico a bordo, trasformandosi in MSB: Messina Papardo, Policlinico, Piemonte (in sostanza in tutta la città di Messina, come mezzi con medico a bordo, rimangono solo un’ambulanza e un’auto), Letojanni, Taormina (sia l’ambulanza che l’auto), Francavilla di Sicilia, Saponara, Milazzo, Falcone, Patti, San Piero Patti e Lipari. 

Salvo Catalano

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