«Siamo molto preoccupati per le sorti della tenuta economico-finanziaria dell’azienda, il Comune di Palermo, socio unico, intervenga per salvare il futuro dei lavoratori e di un servizio fondamentale per la città». Sono entrati in stato di agitazione stamattina i dipendenti dell’Amat, la partecipata comunale che si occupa del servizio di trasporto pubblico.
Dietro la scelta di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, anche la decisione da parte di palazzo delle Aquile di tagliare il dieci per cento del contributo all’azienda nel primo bimestre del 2021, con una perdita da circa 500 mila euro per le casse di Amat.
«Tale condizione di instabilità economica è aggravata dalle continue determine dell’amministrazione comunale – spiegano i sindacati – Determine che hanno portato ripetutamente l’azienda nelle condizioni di non poter nemmeno pagare gli stipendi di marzo ai lavoratori. A rischio non è solo il posto di lavoro dei dipendenti Amat, ma anche il diritto alla mobilità dei cittadini palermitani, così l’Azienda non potrà garantire il servizio».
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