Amat di Palermo: sempre meno introiti dalla vendita dei biglietti

LO RENDE NOTO IL SEGRETARIO REGIONALE DEI COBAS, ANTONIO LA BARBERA. CHE HA UNA RICETTA ALTERNATIVA…

“Malgrado il potenziamento del servizio di verifica, l’Amat continua a registrare perdite sulla vendita di biglietti”.

Lo rende noto Antonino La Barbera, segretario regionale Cobas settore trasporti, secondo cui “vanno introdotti al più presto i cosiddetti ticket elettronici, che consentirebbero di aumentare i ricavi dagli attuali 800 mila euro al mese ad almeno un milione di euro”.

L’Amat, per la cronaca, è l’Azienda che a Palermo gestisce il servizio di trasporto pubblico delle persone.

“È prevedibile – aggiunge La Barbera – che nel 2014 l’Amat incassi ancora meno dai titoli di viaggio. Ecco perché bisogna ricorrere alle nuove tecnologie per incrementare gli introiti”.

In tempi non sospetti, i Cobas hanno avanzato all’azienda delle proposte per modernizzare un settore cruciale come quello delle vendite: dall’acquisto di biglietti e abbonamenti tramite sms (servizio annunciato e mai partito), app per smartphone o schede prepagate, alle emettitrici automatiche.

“Invece – sottolinea La Barbera – siamo ancora fermi al vecchio biglietto cartaceo. E dire che dal 2000 l’Amat è socio di Contact less technologies users board Italia (Club Italia), associazione che promuove sul territorio nazionale l’utilizzo nel trasporto pubblico di sistemi di pagamento e di accesso basati su carte intelligenti (a microchip), con validazione di prossimità (contactless). Un modo per incentivare l’uso dei mezzi pubblici aumentandone la flessibilità, la comodità di pagamento, la sicurezza e il controllo sociale. Finora l’adesione a questa associazione, servita a tante ex municipalizzate italiane per modernizzarsi, all’Amat non ha prodotto risultati degni di nota”.

“Colpa forse – conclude il segretario regionale Cobas – di un management aziendale che in questi anni ha pensato ad iniziative di facciata piuttosto che alla concretezza. Serve un cambio di passo, che sicuramente il presidente Gristina saprà imprimere, affinché la società inizi a produrre utili. Anche perché quest’anno è prevista una riduzione del contributo regionale del 6% ed un ulteriore taglio del 4% è programmato a fine 2015. Stiamo parlando di svariati milioni di euro. Ci domandiamo se queste perdite verranno compensate nel nuovo contratto di servizio o se l’Amat dovrà subire l’ennesimo ridimensionamento”.

Nota a margine

Una sola domanda al segretario regionale dei Cobas: 

ha messo nel conto che, con la deflazione selvaggia disposta dall’unione europa, i palermitani hanno sempre meno soldi in tasca e, nella migliore delle ipotesi, hanno deciso di andare a piedi per risparmiare?  

Redazione

Recent Posts

Dalla Regione dodici milioni di euro per il nuovo polo scientifico ambientale all’ex Roosvelt di Palermo

Poco più di dodici milioni di euro per ristrutturare i locali dell’ex istituto Roosevelt di…

2 ore ago

Catania, in uno stabile abbandonato trovati utensili da lavoro e decine di parti di automobili

Uno stabile abbandonato con dentro molti utensili da lavoro e decine di parti di carrozzeria…

4 ore ago

Catania, posticipata la scadenza del saldo Tarsu/Tari

Il Comune di Catania fa sapere con una nota che «a causa di problemi tecnici…

6 ore ago

Tra Palermo e l’Agrigentino sono state sequestrate migliaia di panettoni scaduti e con etichetta falsa

Più di 4000 prodotti dolciari, eppure pronti per essere venduti. Sono state sequestrate dai carabinieri…

6 ore ago

Catania, denunciato un parcheggiatore abusivo. «La mia famiglia fa quest’attività da più di 50 anni»

A Catania è stato sanzionato e denunciato un parcheggiatore abusivo. Letta così non è una…

8 ore ago