Microcredito, le accuse un po’ lunari del PD e la replica dei grillini

IN EFFETTI, PER I DIRIGENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA SICILIA, CHE NON VERSANO NEMMENO LE QUOTE AL PROPRIO PARTITO, PENSARE CHE CI POSSANO ESSERE DEPUTATI CHE DANNO I PROPRI SOLDI ALLE PICCOLE IMPRESE DEVE ESSERE PROPRIO DURO… 

“Il trionfo dell’assurdo, l’apoteosi del grottesco. Il festival dell’ipocrisia”. Crocetta e i brandelli del PD, piuttosto che guardare in casa degli altri, farebbero bene a scavare tra le macerie della loro azione politica, a scandagliare tra il nulla cosmico del loro operato, che ha portato la Sicilia al disastro”.

Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars risponde alle accuse lanciate a mezzo stampa dal governatore e dai parlamentari regionali Giuseppe Lupo e Filippo Panarello, che hanno criticato l’operazione microcredito, lanciata dai deputati del Movimento, con la restituzione di gran parte dei loro stipendi.

I tre hanno ravvisato aspetti poco chiari nell’operazione, tacciandola, chi di pubblicità ingannevole, chi, addirittura, di voto di scambio. In effetti, le accuse lanciate dagli esponenti del PD suonano un po’ strane: sostenere le imprese con il microcredito, nella Sicilia del precariato, diventa un peccato imperdonabile…

Meglio il sottosviluppo, che è culturale prima che economico…

“Crocetta, Lupo e Panarello – affermano i deputati – dimostrano di avere la lingua lunga, ma la memoria estremamente corta. Crocetta forse dimentica gli inutili cantieri di servizio annunciati alla vigilia delle politiche del 2013 al solo scopo di innaffiare di voti la campagna elettorale? Crocetta e il PD, evidentemente, sorvolano sulla manovra stipendi, elaborata all’Ars a ridosso della europee, dopo mesi di indecente danza attorno alle poltrone assessoriali, mentre la Sicilia affondava. Una manovra, nella quale stanno rinfilando i Pip esclusi, a dispetto della decenza e dei redditi. Redditi che, a questo punto, possono essere anche consistenti, visto che nel bacino dovrebbe rientrare anche il cosiddetto Pip milionario”.

“Dimenticano, il PD e Crocetta , la carota degli 80 euro strombazzata urbi et orbi dal Governo Renzi, sorvolando, però, su tutte le bastonate collaterali che finiranno per azzerare quella misera somma e sulla cui copertura ha forti perplessità pure il Senato?”.

In effetti, gli 80 euro al mese di sgravi fiscali stanno costando alla Regione siciliana oltre 200 milioni di euro e una riduzione del gettito Irpef. Per la Sicilia è una fregatura!

“Come pretende il PD – continuano i parlamentari Cinquestelle – di farci la morale, parlando di ‘profilo etico alto’, quando, proprio in casa sua, in questi giorni, è assordane il tintinnio delle manette per Francantonio Genovese, che è stato non certo un Carneade qualsiasi del partito?”.

“La verità – sottolineano i parlamentari grillini dell’Ars – è che il Governo ha ostacolato in tutti i modi il microcredito, perché non voleva che la gente capisse che le cose si possono realizzare se solo lo si vuole. Non poteva permettere che 14 sconosciuti, dalla scomoda, vera, opposizione, potessero

Tutti i Candidati del Movimento 5 Stelle

fare qualcosa di concreto per i siciliani, che certo non cambia la storia dell’Isola, ma dà un piccolo aiuto e, soprattutto, un grandissimo segnale”.

“Per questo il Governo ci ha ostacolato in tutti i modi – aggiungono ancora i parlamentari di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle – riprendendosi, prima, il milione e mezzo che aveva stanziato e lastricando, poi, il cammino di fantomatici intoppi, che non hanno permesso di realizzare uno straccio di regolamento in oltre un anno. Noi abbiamo fatto tutto in meno di due mesi, trattative con gli istituti di credito e atto notarile compresi. E il microcredito ora è una realtà che sarà gestita nel modo più trasparente possibile, visto che le pratiche saranno curate da enti terzi che con noi non hanno nulla a che fare”.

“L’operazione, a quanto è dato di capire, sembra che sia molto gradita alla gente – sottolineano i parlamentari -. Crocetta, Lupo, Panarello e i brandelli del PD se ne facciano una ragione. Ma possono sempre rimediare”.

Quindi la stoccata finale: “A loro e a tutti i partiti lanciamo nuovamente la sfida che finora si sono guardati bene dal raccogliere: perché non provano a costruire, anziché a demolire, alimentando il fondo anche con la metà di quello che mettiamo noi ogni mese? Ci dimostrino che, come noi, hanno a cuore gli interessi della politica fatta per i cittadini e non la politica dell’interesse”.

Nota a margine

Cari amici del Movimento 5 Stelle: ma come vi viene in testa di proporre ai parlamentari del PD di versare i soldi per alimentare il fondo del microcredito? In tanti, nel Partito Democratico siciliano, non versano nemmeno le quote al Partito, perché i soldi se li tengono tutti in tasca, dal governatore agli assessori e via continuando – e anche per questo stanno licenziando 13 persone dal Partito – e voi gli andate a mettere il dito sulla piaga…

Siete senza cuore!

La verità è che i parlamentari grillini sono gli unici in Sicilia che ‘pretendono’ di fare politica dando soldi ai cittadini invece di derubarli. E questo la vecchia politica siciliana non può tollerarlo!

Non solo. Sono anche gli unici a non aver capito che, dalle nostre parti, gli imprenditori che vogliono fare veramente impresa vanno penalizzati: la vecchia politica siciliana li usa soltanto per spennarli con le tasse e per fargli pagare le ‘rate’ dei mutui che la Regione contrae a colpi di Irpef e Irap maggiorati. Altro che dargli credito!

Gli unici ‘imprenditori’ che piacciono alla politica siciliana – con i quali sono non a caso pappa e ciccia – sono quelli che non ‘imprendono’ una mazza, ma che si fottono i soldi della Regione o, magari, i fondi europei: per esempio, i fondi della formazione professionale.

Insomma, l’unica imprenditoria che la vecchia politica siciliana tollera è quella parassitaria… Era così ai tempi di Mimì La Cavera che, alla fine degli anni ’50 del secolo passato, non riusciva a capire perché, con tutti i soldi che c’erano nelle ‘casse’ della Sofis, nessun imprenditore siciliano li chiedeva! Figuriamoci oggi che soldi non ce n’è, visto che le banche – non più siciliane – vengono nella nostra Isola solo per fare ‘raccolta’. 

Detto questo, le vostre accuse al microcredito, cari amici del PD, sono un po’ ridicole. La morale, in politica, non funziona a corrente alternata. I grillini, che ricordano i cantieri scuola (leggere piccioli iccati...) annunciati dal Governo Crocetta alle ultime elezioni amministrative (50 milioni di euro), forse non sanno che il nuovo assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, qualche giorno dopo il suo insediamento, ha annunciato altri cantieri scuola, sempre nei Comuni siciliani, a ridosso del voto…

Secondo noi il PD siciliano, continuando su questa strada, non farà molta strada…

g.a. 

Foto di prima pagina tratta da buonenotizie.it

Redazione

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