Almaviva, presentato piano di rilancio Azienda: «Recuperare la produttività»

Il Piano qualità per il recupero della produttività e il rilancio della capacità competitiva del call center di Palermo è stato presentato oggi dal presidente di Almaviva Contact, Andrea Antonelli, nel corso del programmato incontro con i sindacati, convocato presso la Regione, alla presenza dell’assessore al Lavoro, Maria Ippolito. Il piano di interventi su efficienza, qualità del servizio e produttività, in linea con gli impegni sottoscritti da azienda e organizzazioni sindacali nell’accordo del 23 maggio 2017, confermati dall’intesa siglata il 15 maggio scorso in sede istituzionale, è parte del Patto per il lavoro proposto nei giorni scorsi da Almaviva che comprende, inoltre, la crescita delle attività, la riduzione degli ammortizzatori sociali ed il ripristino integrale di ogni voce retributiva in busta paga. Nel corso della riunione di oggi l’azienda ha illustrato le linee del progetto articolato in tre fasi: analisi delle performance, valutazione condivisa e identificazione delle aree critiche, percorsi di formazione e riqualificazione sulla qualità delle prestazioni. L’incontro è stato aggiornato al 12 e successivamente al 18 giugno, data in cui si affronterà il tema dell’incentivo all’esodo

Il Piano per la qualità, che risponde alla necessità di recuperare il deficit produttività adeguando il livello di efficienza del centro a garanzia della sua sostenibilità, prevede il coinvolgimento attivo dei lavoratori e un ruolo di riferimento delle rappresentanze sindacali. Il processo a valle dell’analisi si sviluppa attraverso meeting individuali con la “funzione qualità” dedicata, indipendente dalla linea gerarchica, in cui si analizzano i dati di performance mettendo in evidenza i punti di forza e le aree di miglioramento. A seguito della verifica dell’efficacia degli interventi, si pianificano percorsi formativi propedeutici al raggiungimento degli standard di efficienza e qualità. «Un progetto innovativo – afferma l’azienda – per la crescita della qualità, garantito da ogni tutela per il profilo e la riservatezza dei lavoratori, i cui dati individuali raccolti non possono essere utilizzati a fini disciplinari ne’ per definire eventuali avanzamenti di carriera». 

«Dopo l’incontro del 15 maggio, con l’intervento delle istituzioni, impegnate a sollecitare i committenti nel garantire la continuità dei volumi sulla sede, e il successivo incontro del primo giugno in Confindustria con la sottoscrizione degli ammortizzatori sociali utili a scongiurare il licenziamento di 724 lavoratori, oggi si è aperto il confronto su qualità e produttività – si legge in una nota della rsu Uilcom Almaviva Palermo – L’incontro convocato dall’Assessore al Lavoro, istituzione preposta alla regolamentazione di tale materia, è stato utile per esplicitare il percorso relazionale che vedrà le OO.SS. impegnate su tutti i Tavoli tecnici, oggetto del confronto: esuberi, esodi incentivati, formazione, progetto qualità. In particolare la Uilcom ha ribadito che sottoscriverà gli accordi esclusivamente alla fine dell’intero percorso, dove tutte le poste saranno in equilibrio e comunque l’intesa in oggetto sarà sottoposta ad una consultazione referendaria dei lavoratori di Almaviva Palermo. L’incontro è stato aggiornato a giorno 12 e successivamente a giorno 18 data in cui si affronterà il tema dell’incentivo all’esodo». 

«Ancora una volta non si e’ parlato ne’ di un piano di investimenti da parte dell’azienda ne’ su quello che la Regione intende fare per dare una prospettiva di vita ad Almaviva in Sicilia e tenerla radicata alla nostra terra. Si e’ discusso di argomenti pretestuosi, a cominciare dal controllo a distanza dei lavoratori: l’articolo 4 dello statuto dei lavoratori e’ l’ultimo degli argomenti da cui partire e va affrontato a livello nazionale, perché investe tutto il settore e non solo Almaviva –  afferma il segretario generale della Slc Cgil Palermo  Maurizio Rosso – Che fine ha fatto alla regione il fondo sulla formazione? E l’applicazione dei bandi di information technology? E quali sono gli investimenti dell’azienda? Ci aspettiamo da Almaviva cifre e date previste per gli esodi incentivati, una data precisa per le 100 postazioni di information technology e l’avvio della discussione sul contratto di secondo livello, che può cambiare in modo definitivo l’organizzazione del lavoro. Su questi punti siamo disponibili a confrontarci. Basta chiacchiere. Siamo stanchi di vedere accordi puntualmente disattesi e smentiti dall’azienda. E vorremmo che la Regione pretenda il rispetto degli accordi e segnali concreti per dare un futuro al settore». 

Redazione

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