Pedala e fotografa. E’ lo slogan della seconda Alleycat race organizzata in Sicilia dopo la gara svoltasi a Palermo lo scorso 31 marzo. Ed esattamente un anno dopo, domani alle 9, ci sarà una nuova reunion di gatti randagi su due ruote. Questa volta dall’altra parte dell’isola, a Scicli, in provincia di Ragusa. Un’iniziativa nata dal basso e con un duplice obiettivo: riscoprire il piacere di una passeggiata in bicicletta e valorizzare il territorio che si visita.
«Ho scoperto l’esistenza delle alleycat race da alcuni video su youtube che documentavano competizioni di questo genere in tutto il mondo. Gare spesso spettacolari, con immagini dal Canada e persino dalla Muraglia cinese. E mi sono chiesto come sarebbe stato farlo in Italia», racconta l’ideatore Roberto Sammito, sciclitano che vive a Catania. «Le alleycat race non hanno regole fisse e non sono tutte uguali tra loro. Da tempo pensavo ad una gara che desse la possibilità di scoprire palazzi, piazze e monumenti di una città. Poi un po’ per caso ho incontrato il professore Gianpaolo Schillaci, catanese impiantato a Scicli che fa parte del coordinamento Fiab Sicilia (Federazione italiana amici della bicicletta, ndr), che ha subito apprezzato l’idea – continua Sammito – Da qui, coinvolgendo l’associazione Barocco Slow Coast, abbiamo iniziato a progettare la nostra alleycat, a misura di Scicli».
Un evento pensato per valorizzare il territorio, unendo alla sana abitudine della passeggiata in bici, la voglia di scoprire i beni culturali che lo compongono. Una sorta di caccia al tesoro. O caccia al monumento, che dir si voglia, fatta di scatti sui pedali e scatti d’obbiettivo. Si tratterà, infatti, non di una competizione basata sulla velocità, piuttosto di una pedalata tra le viuzze di Scicli, alla scoperta delle meraviglie tardo barocche che caratterizza la città patrimonio dell’Unesco. «Ogni concorrente avrà a disposizione una mappa con 12 check point, due dei quali a sorpresa e con delle piccole prove da superare – racconta l’organizzatore – Ma potrà scegliere il percorso che preferisce. E ad ogni tappa troverà una chiesa o un monumento da fotografare», prosegue. «Non essendo una vera e propria gara sportiva, a vincere saranno i concorrenti che arriveranno più vicini al tempo medio di percorrenza del tragitto. E alla fine saranno premiati due concorrenti: un local e un out of town che riceveranno una targa e un pranzo offerto dal ristorante Galù». A cui si aggiungono, «con nostra sorpresa», altri due premi messi in palio da due associazioni che, apprezzata l’iniziativa, hanno voluto contribuire: L’associazione Centro studi europeo con un corso di lingua per il vincitore residente e l’associazione Val di Noto speaks English and Italian, too offrendo un weekend in un bed & breakfast per il vincitore fuori sede.
«Un segnale positivo», dice Roberto Sammito. Che intanto pensa ad una seconda edizione estiva nelle borgate di Scicli. «E perché no aggiunge magari anche a Catania, dove vivo». Un’occasione per coniugare l’idea di mobilità dolce nei centri urbani a quella della valorizzazione dei beni culturali. Le immagini verranno poi raccolte in una galleria fotografica e, «pensando che ce ne saranno di belle – si augura l’organizzatore – vorremmo poi realizzare un e-book con le foto scattate dai partecipanti». Mentre per gli smanettoni muniti di smartphone che vorranno condividerle durante la gara basterà utilizzare l’hashtag #alleycatscicli.
Pedala, guarda e fotografa sarà l’unica vera regola della gara, pensata per tutti, grandi e piccoli, «non a caso nel weekend di Pasqua», dice Sammito. «Ci terremmo, infatti, che ci fossero soprattutto le famiglia, e proprio per loro ci saranno delle agevolazioni sull’iscrizione alla gara», conclude. «Una piccola quota, cinque euro, che servirà appena a pagare le spese di realizzazione, tra locandine, mappe e gadget per i partecipanti. Ma che speriamo regali una bella giornata a chi è di Scicli e a chi verrà per visitarla».
[Foto di Mascetti1982]
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