La Regione Sicilia ha un problema da 500 milioni di euro. Quelli che mancano per chiudere il bilancio del 2015. Un buco derivante dai minori introiti del 2014. Oggi l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, e quello alla Sanità, Baldo Gucciardi, sono stati ascoltati a porte chiuse dalla Corte dei conti regionale, insieme al ragioniere generale Sammartano e ai dirigenti regionali per verificare l’attuale stato dei conti pubblici. Situazione che porterà al blocco della spesa della Regione per i prossimi mesi.
All’uscita Baccei, rispetto alle previsioni sbagliate del Pil per il 2014 e il 2015 – stimato in aumento nel Documento di programmazione economica e finanziaria precedente e invece risultato in calo e che ha influito sulle minori entrate – ha tenuto a precisare: «Io sono arrivato a novembre del 2014 e non avrei potuto fare una previsione, quelle si fanno nel 2013. Io stavo a Roma a fare altro. Le previsioni del pil le fa l’ufficio statistica della Regione, non le faccio io. Come politica decidiamo cosa mettere in entrata nel bilancio guardando anche il pil. Io per primo – ha aggiunto – rispetto alle previsione del pil 2015 ho tagliato un miliardo e 400 milioni. Molto, molto cautelativo. A Roma sono preoccupati, ma lo sono di più per il bilancio 2016».
Proprio guardando all’anno che verrà, il governo regionale ha depositato il Dpef 2016-2018 nel quale verrebbe certificata la necessità di «interventi straordinari» per coprire il disavanzo, e di un «patto con Roma» per predisporre i margini di contenimento della spesa pubblica. «C’è un problema con il governo e ci sarà fino a quando non c’è la delibera del Cipe, c’è un problema grosso di liquidità anche perché, ribadisco, ci sono meno entrate», ha sottolineato l’assessore all’Economia.
Il buco di 500 milioni deriverebbe da «una contrazione dell’Irap prevista dallo Stato, dal minor gettito sull’Irpef dello spostamento delle paghe degli stipendi su cui siamo stati in parte rimborsati, e da una minore entrata sull’Iva con le aziende che hanno pagato prima le fatture del 2014 e poi quelle del 2015 (split payment)», ha spiegato Baccei. Che ha rassicurato sul pagamento degli stipendi dei dipendenti regionali, ma ha anche annunciato che da adesso in poi verrà bloccata la spesa della Regione Sicilia. «Domani – ha aggiunto – presenterò un provvedimento al ragioniere generale per far fronte a questi 500 milioni in meno. Vedremo di proporre una soluzione per arrivare a quella somma che non potrà essere per l’intera cifra, ma daremo un segnale e un messaggio per quest’anno o soprattutto forte per il prossimo anno in cui con non si potranno utilizzare 700 milioni di fondi sviluppo e coesione».
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