Alla Maddalena il nuovo broncoscopio sottile Per diagnosi avanzata del tumore al polmone

Diagnostica sempre più all’avanguardia all’ospedale La Maddalena di Palermo. Un broncoscopio ultrasottile di ultima generazione è entrato a far parte delle apparecchiature sanitarie usate nel dipartimento oncologico, prima struttura in Italia a dotarsi di questo nuovo strumento diagnostico. Si tratta di un dispositivo che, lavorando in sinergia con le sonde ecografiche miniaturizzate e con i sistemi di navigazione, è in grado di scandagliare i bronchi fino alle ramificazioni più sottili, difficili da raggiungere con altri dispositivi.

Il nuovo broncoscopio si rivela utile nella diagnosi avanzata del tumore al polmone e si va ad integrare con le tecniche chirurgiche mininvasive introdotte già da qualche anno nel dipartimento oncologico palermitano. Oggi nell’80 per cento dei casi, i pazienti vengono operati al polmone con chirurgia toracoscopica, ovvero attraverso metodologie mininvasive. Ciò consente di ridurre l’impatto chirurgico per il paziente, favorendo un più veloce recupero post operatorio e riducendo la percentuale di complicanze. «Si tratta di una percentuale importante – spiega il chirurgo toracico Roberto Marchese – in linea con i più alti standard internazionali. Noi, infatti, utilizziamo tecniche mininvasive nella quasi totalità dei pazienti, anche nel caso d’interventi più complessi, con una degenza media post-operatoria di quattro giorni circa».

Dunque, la diagnostica di nuova generazione si affianca ad una terapia chirurgica avanzata. «Inoltre – prosegue il chirurgo – ci doteremo a breve di una sonda che ci consentirà di fare contestualmente diagnosi e terapia, bruciando il tumore nello stesso momento in cui lo osserviamo. Questo, però, nel caso di pazienti non operabili attraverso le altre metodiche».

Presente dal 2009, l’Unità operativa di Chirurgia Toracicae Pneumologia interventistica, si è distinta fin da subito nel trattamento mininvasivo delle patologie tracheo-bronchiali. Tra le poche realtà in Italia che effettuano interventi di posizionamento di protesi endobronchiali, è diventata in pochi anni punto di riferimento a livello nazionale. Il personale altamente qualificato offre ai propri pazienti uno standard di cure in linea con i criteri condivisi dalla comunità scientifica internazionale, avvalendosi di tecnologie diagnostico-terapeutiche all’avanguardia.

Redazione

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