«Il cortometraggio presenta un enorme concentrato di energie, in una sintesi che racchiude quasi una magia rispetto a lunghi film che spesso risultano estenuanti e dai quali si taglierebbe volentieri almeno una mezz’ora di durata che gli toglie l’impatto che i corti invece presentano». Con queste parole Irene Ferri – attrice di cinema, televisione e teatro e giurato della mostra cinematografica Magma – commenta la rassegna internazionale di cinema breve organizzata dall’associazione culturale Scarti.
La prima giornata del festival, giunto alla dodicesima edizione, si è svolta al multisala Margherita di Acireale alla presenza di una platea gremita di giovani e adulti che hanno assistito a 12 dei cortometraggi in concorso, divisi nelle categorie animazione, sperimentale, documentario e narrativa. Molti i registi in sala, disponibili al colloquio con il pubblico e la stampa. La proiezione dei corti in gara per il premio Lorenzo Vecchio – ricca di presenze internazionali di origine brasiliana, inglese, bulgara, ucraina, tedesca, spagnola e polacca – è stata preceduta dalla visione di due brevi film provenienti dall’ungherese Jameson Cinefest international film festival Miskolch, gemellato con il format acese. «Il sodalizio con altri festival internazionali del cinema breve va avanti da circa due anni. Per partecipare al Miskolch unghererese i filmaker devono avere meno di 35 anni ed essere alla loro prima opera o al massimo alla seconda. I requisiti per partecipare al nostro concorso sono pochi: le pellicole devono avere durata inferiore a venti minuti ed essere antecedenti all’anno 2011», precisano dall’organizzazione del Magma festival.
I film presentati, tutti di giovani registi, vengono accolti e saluti da grandi applausi da parte di un pubblico che dimostra di apprezzare il formato filmico di nicchia ma di grande effetto. «I giovani sono la speranza del cinema e la varietà di temi e di stili del Magma Festival promette davvero bene» – commenta Babak Karimi, presidente di giuria della mostra – e aggiunge: «I film si completano quando raggiungono lo spettatore, non basta farli, ed oggi è presente molta gente».
«Molti corti nascono dall’esperienza, dai viaggi, dalle persone che si incontrano sul proprio cammino e dal fatto che nell’uomo non c’è soltanto una parte razionale, ma anche una irrazionale e naturale e da lì nascono i prodotti culturali come il disegno, la fotografia e il cinema», racconta scherzando sul proprio diploma in Informatica Yevgeniia Vradi, artista ucraina in gara con il cortometraggio 2012, pellicola fatta delle impressioni di un anno di vita, sensazioni, sentimenti di un uomo.
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