Due star della lirica siciliane e un concerto nel segno della solidarietà. Torna al Teatro Massimo di Palermo il Concerto di Capodanno, offerto dalla Presidenza del Consiglio comunale. Sul palco il primo gennaio alle 18.30 saliranno Desirée Rancatore e Paolo Fanale, l’Orchestra del teatro diretta da Ivan Ciampa e il coro diretto da Pietro Monti per un viaggio gioioso tra grandi musiche e arie di Verdi, Čajkovskij, Gounod, Arditi, Johann Strauss, Lehár, Offenbach. E come lo scorso anno in piazza sarà allestito il maxischermo.
I biglietti, già in vendita, costano da 15 a 40 euro e l’incasso sarà devoluto a cinque associazioni che operano nel sociale: la Casa di tutte le genti, la parrocchia di San Francesco di Paola, la parrocchia di Santa Lucia al Borgo Vecchio, le Suore dell’Ordine del Beato Giacomo Cusmano presso la chiesa di San Marco al Capo, l’associazione Itaca Palermo. A presentare l’iniziativa alla stampa c’erano oggi Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo; il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando; il sovrintendente del Teatro Francesco Giambrone; la star della lirica Desirée Rancatore, i rappresentanti delle associazioni destinatarie del contributo, che hanno raccontato la loro storia e i loro progetti. La Casa di tutte le genti, che lavora con gli immigrati, doterà la sua sede di pompe di calore; la parrocchia di San Francesco di Paola potrà essere sostenuta nell’erogazione di pacchi alimentari a mille famiglie; la parrocchia di Santa Lucia risistemerà i locali destinati ai corsi contro la ludopatia rivolti ai ragazzi del Borgo Vecchio, le suore dell’Ordine del Beato Giacomo Cusmano ristruttureranno le cucine; l’associazione Itaca potrà migliorare l’accoglienza nella club house di Villa Adriana, dove svolge attività a sostegno dei disagiati psichici.
«La cultura e per essa il suo Massimo rappresentante in città – ha detto Orlando – si conferma il motore di una città accogliente e solidale. Grazie ancora una volta a artisti e maestranze palermitani, il Teatro Massimo è il fulcro attorno al quale ruota un circolo virtuoso di cultura, svago, economia e solidarietà». Per il presidente Orlando si tratta di «un appuntamento fisso non soltanto con l’arte e con la cultura ma anche con la solidarietà. La scelta, quest’anno, è stata quella di guardare a realtà del territorio cittadino, non sempre molto conosciute, che si occupano di sostegno alle famiglie».
«Una risposta all’orrore nel mondo» lo ha definito il sovrintendente Giambrone. Una risposta «nel segno della convivenza, della speranza, della vita. Di fronte alla violenza, noi moltiplichiamo gli sforzi e andiamo avanti». Mentre per Desirée Rancatore è un ritorno a casa. «Torno nel teatro dove sono cresciuta dopo una lunga tournée in Giappone ed è una gioia immensa».
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